Nel corso del MCM Comic Con Scotland, la rivista GameByte ha avuto modo di parlare direttamente con Troy Baker, che interpreta il ruolo di Joel in The Last of Us 2, il quale ha spiegato alcuni retroscena del modo in cui Naughty Dog, e in particolare il director Neil Druckmann, ha studiato attentamente cosa mostrare del gioco e come farlo, in questo lungo periodo di attesa.
A quanto pare, il tutto è dovuto alla volontà del team e di Druckmann di far vivere ai giocatori The Last of Us 2 in una certa maniera, a partire proprio dall'aspettativa per il gioco e da come preparare la sua attesa nel migliore dei modi. Il risultato è stata un'attenta selezione dei materiali da mostrare e delle informazioni da diffondere prima del lancio del gioco, raggiungendo il culmine con la rivelazione di Joel nell'ultimo trailer che ha svelato anche la data di uscita di The Last of Us 2.
A quanto pare, questo comportamento molto accorto da parte di Druckmann non era per nulla condiviso dallo stesso Baker, il quale avrebbe invece voluto parlare di più del gioco nei mesi precedenti, tanto da arrivare anche a confrontarsi in maniera dura con Druckmann, ma sempre con il massimo rispetto e amicizia.
"Non c'è niente che sia stato mostrato, detto e condiviso che non sia stato attentamente studiato in precedenza", ha spiegato Baker, parlando di The Last of Us 2. "Non c'è nessuno che tenga di più al giocatore e al fatto che possa avere l'esperienza perfetta del gioco più di Druckmann".
A quanto pare, anche la scelta di mostrare il nuovo trailer nel corso dello State of Play proprio mentre Baker si trovava su un volo senza possibilità di connessione potrebbe non essere stata casuale, visto il temperamento dell'attore, il quale si è ritrovato ad atterrare con la notizia appena data in un misto di rabbia e divertimento.