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The Witcher ora è un successo, ma il primo gioco dovette lottare per farsi notare

In occasione del 18essimo compleanno di The Witcher, il co-CEO della compagnia ha commentato le difficoltà al momento del lancio del primo gioco.

NOTIZIA di Marie Armondi   —   29/10/2025
Geralt in The Witcher 3
The Witcher IV
The Witcher IV
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Il primo videogioco di The Witcher ha compiuto 18 anni e i fan della serie celebrano l'opera di CD Projekt RED. Oggigiorno diamo tutti per scontato il successo dei videogiochi, dei romanzi e della serie TV, ma all'inizio del viaggio per il team fu una gran fatica convincere il pubblico a dare una possibilità al gioco di ruolo d'azione.

L'informazione arriva da Michał Nowakowski, co-CEO di CD Projekt, che ha detto la propria tramite i social media.

Le parole di Nowakowski su The Witcher

Nowakowski, condividendo il post dell'account ufficiale di The Witcher per i 18 anni del primo gioco, ha scritto quanto segue: "Ricordo il lancio e la dura battaglia che il primo gioco di The Witcher ha dovuto affrontare per farsi notare. Non riesco a credere che sia passato così tanto tempo. "

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Prosegue affermando: "Nel frattempo sono successe tante cose, sia per l'IP di The Witcher che per CDPR in generale. Sono orgoglioso di aver avuto (e di continuare ad avere!) il privilegio di far parte di questa folle avventura. Altre avventure ci attendono!"

Liam Hemsworth non era convinto di diventare il protagonista della serie The Witcher al posto di Henry Cavill Liam Hemsworth non era convinto di diventare il protagonista della serie The Witcher al posto di Henry Cavill

Ricordiamo anche che il primo The Witcher venne pubblicato lo stesso anno di Mass Effect e l'anno dopo TES IV: Oblivion. Capite bene che fu un periodo denso per i giochi di ruolo e l'opera di CD Projekt RED venne messa in secondo piano, ottenendo un vero successo solo anni dopo, in particolar modo con il terzo titolo.

Segnaliamo infine che lo scrittore di The Witcher svela che una caratteristica importante dei giochi è in verità un "errore".