Il sindacato britannico Independent Workers of Great Britain (IWGB) ha deciso di dichiarare guerra, a livello legale, a Rockstar Games, sviluppatore di Grand Theft Auto VI (non vi sarà sfuggito), in seguito al licenziamento di oltre 30 membri del sindacato avvenuto il 2 novembre 2025. L'organizzazione ha denunciato formalmente Rockstar, che dovrà spiegarsi in tribunale.
La battaglia infuria
Il sindacato ha annunciato l'azione legale in un comunicato, dove ha spiegato di aver più volte cercato di incontrare dei rappresentanti di Rockstar Games per provar a risolvere la questione attraverso la negoziazione, ma di essere stato ripetutamente ignorato dallo studio. Descrivendo i licenziamenti come "inaccettabili e illegali", l'IWGB ha spiegato che le azioni legali vengono intraprese a nome dei lavoratori coinvolti.
"I nostri membri sostengono che il comportamento di Rockstar costituisca una forma di vittimizzazione sindacale e di lista nera," ha affermato il team legale dell'IWGB.
Il presidente del sindacato, Alex Marshall, ha detto che ci troviamo di fronte a "Un chiaro caso di repressione sindacale", aggiungendo che l'organizzazione avvierà un'indagine legale completa.
"Datori di lavoro come Rockstar dovrebbero capire che spazi privati come i server Discord dei sindacati sono tutelati, e che le clausole contrattuali delle aziende non possono prevalere sulla legge britannica," ha concluso.
Marshall si riferiva alla motivazione ufficiale di Rockstar, secondo cui i lavoratori sarebbero stati licenziati per "cattiva condotta", nello specifico per la diffusione di segreti industriali. La scorsa settimana, il sindacato aveva dichiarato a Game Developer che i membri si erano limitati a parlare con gli organizzatori in un server Discord privato, senza mai discutere di prodotti o progetti di Rockstar.
Pochi giorni fa, un'ex dipendente di Rockstar, nota come "Bran", ha raccontato al canale YouTube People Make Games che il sindacato era "molto vicino" a raggiungere il numero minimo di iscritti richiesto per il riconoscimento legale secondo la normativa britannica. Ha inoltre sottolineato che nel 2026 entreranno in vigore nuove procedure di riconoscimento sindacale, che avrebbero reso il processo "più semplice" per i lavoratori in fase di organizzazione.