La recensione di Days Gone per PC rappresenta la conferma di come in casa PlayStation abbia preso piede una politica differente, che non vede la piattaforma Windows come un nemico e anzi vuole cogliere l'opportunità di portare i franchise più importanti verso una base d'utenza nuova, tanto ampia quanto appassionata.
Un'operazione iniziata lo scorso agosto con Horizon Zero Dawn e destinata senz'altro a continuare, come dimostrano alcune notizie recenti, nell'ambito della più tradizionale delle situazioni win / win: un sostanziale aumento degli incassi per le costose esclusive PlayStation, ma anche un'ottima notizia per gli utenti PC.
Storia
È una storia di disperati e sopravvissuti, quella che ci viene raccontata da Days Gone, in una maniera che a più di due anni dalla pubblicazione originale su PS4 risulta ancora solida e convincente. Un lavoro di intrecci narrativi, tra flashback e quest secondarie, che tratteggia molto bene la figura del protagonista, Deacon St. John, e di un'umanità travagliata e contraddittoria a due anni dagli eventi che hanno cambiato il mondo.
La diffusione di un misterioso virus, infatti, ha trasformato la maggior parte delle persone in Furiosi, creature raccapriccianti simili a zombie che si muovono in sconfinate orde e attaccano gli esseri umani. La loro improvvisa comparsa ha messo a ferro e fuoco le città, azzerando la società come la conosciamo e dando vita a un mondo fatto di violenza ed egoismi, in cui vige la legge del più forte.
In questo scenario Deacon riesce a muoversi con relativa scaltrezza per via di un passato nell'esercito e poi in una banda di motociclisti: l'unica scelta di cui non si è mai pentito, dice. Costantemente in sella alla sua moto, insieme all'amico fraterno Boozer, l'uomo sbarca il lunario portando a termine incarichi per gli insediamenti presenti sul territorio, ma un evento drammatico lo costringe a riconsiderare tutto.
Lo sporco e la spietatezza della trama di Days Gone possono contare su di un validissimo alleato nel doppiaggio in italiano del gioco, che pur essendo viziato da qualche livello di volume fuori posto tradisce fin dalle prime battute un'anima cinematografica, ambiziosa, che ritroviamo nell'eccellente interpretazione di Francesco Rizzi e del resto del cast.
Gameplay
L'open world di Days Gone è, alla fine dei conti, il vero protagonista del gioco. La mappa, ispirata chiaramente a quella dell'Oregon, con tanto di alcuni dei suoi paesaggi più rappresentativi, riserva costantemente delle sorprese grazie alle tante missioni che progressivamente si sbloccano. Questo, oltretutto, senza difettare di zone nascoste e segreti da scoprire.
Navigare tra queste location a bordo della moto di Deacon, che all'inizio della campagna gli verrà rubata e che dovrà ricostruirsi da zero, acquistando nuovi componenti per potenziarla, si rivela praticamente da subito un'esperienza piacevole, arcade ma con qualche venatura simulativa nella resa dell'asfalto e dello sterrato, nonché nella gestione degli spettacolari salti.
L'esigenza di trovare carburante per non rimanere a secco in un luogo pieno di possibili insidie e la generale penuria di munizioni costituiscono in qualche maniera una componente survival in grado di aggiungere spessore al gioco, che si prende i suoi tempi e propone una progressione molto cadenzata, in cui risulta impossibile fare i Rambo della situazione. Perlomeno durante le prime ore.
In quest'ottica, il sistema di combattimento funziona decisamente bene, dando modo di affrontare degli avversari (che si tratti di predoni, folli Ripugnanti o Furiosi) mossi da un'intelligenza artificiale, a nostro avviso, che rispetta bene i ruoli e prova ad sfruttare l'ambiente circostante. Starà poi al giocatore decidere come approcciare, se cercare coinvolgenti corpo a corpo, con armi da taglio o contundenti raccattate in giro, o utilizzare tutta una serie di armi da fuoco che includono pistole, fucili, mitragliatrici ed esplosivi, come ad esempio le bottiglie Molotov.
Queste ultime si rivelano fondamentali quando bisogna bruciare i nidi dei Furiosi: una pratica da non affrontare a cuor leggero, perché da quelle fiamme i mostri usciranno ancora più feroci e determinati a ucciderci. Viene dunque da sé che un'adeguata preparazione e una gestione accorta dell'inventario rappresentino regole di sopravvivenza non sindacabili.
Moltiplicate quello che succede con un nido per cento e otterrete il caos delle orde. Si tratta di missioni speciali nelle quali bisognerà eliminare letteralmente centinaia di Furiosi che si muovono all'unisono, per uno spettacolo di esplosioni, fiamme e adrenalina. È vero che dopo un paio di volte anche le Orde diventano monotone, ma sono comunque momenti videoludici che rimarranno impressi nella nostra mente a lungo.
Il mix di tutti questi aspetti, che includono anche un albero di abilità sbloccabili e la possibilità di muoversi stealth per evitare di farsi individuare dal nemico, agganciando magari dei rudimentali silenziatori alle pistole per poter eliminare silenziosamente il grosso dei bersagli, crea il quadro di un gameplay che anche in questa versione PC si conferma solido, coinvolgente e non troppo soggetto alla ripetitività tipica di tanti open world.
La versione PC
Veniamo al dunque: come gira la versione PC del titolo targato Bend Studio? Se avete letto il nostro provato di Days Gone, saprete che le impressioni preliminari erano ottime e non possiamo che confermare quel giudizio. Sulla configurazione di prova il gioco totalizza 75 fps con risoluzione a 2160p e tutti gli effetti su "max", cresce a 125 fps laddove si decida di scendere a 1440p e addirittura a 160 fps optando per i 1080p.
Non si verificano problematiche neanche durante le fasi più concitate, con centinaia di Furiosi in movimento sullo schermo: sembra che il gioco vada ad allocare le risorse necessarie in partenza (tenendo la GPU sempre sulla corda, va detto) e disponga dunque di tutto il margine necessario per gestire qualsiasi situazione, senza rallentamenti o episodi di stuttering come quelli che abbiamo invece riscontrato con Resident Evil Village.
Il merito di queste performance va chiaramente all'effettistica, inevitabilmente il punto debole della produzione Sony, che utilizza semplici cubemap per simulare i riflessi su acqua e pozzanghere. È tuttavia difficile lamentarsi dell'impatto visivo globale del gioco, che può contate su ottimi modelli poligonali e soprattutto su paesaggi densi ed evocativi.
Il confronto con la versione originale per PS4 è ovviamente impietoso, mentre con la versione PS5 la gara è relativamente aperta, ma la risoluzione più alta e tante opzioni grafiche potenziate su PC fanno la differenza. Tutte cose che donando all'immagine una maggiore nitidezza, in tutte le situazioni. A ciò si aggiungono anche i caricamenti, che con un normale SSD SATA richiedono appena 15 secondi per portarci dalla schermata di avvio all'ultimo salvataggio.
L'abbondanza di regolazioni garantisce anche un ottimo grado di scalabilità dell'esperienza sulle configurazioni di fascia media. Sono infatti presenti uno scaler per modificare la risoluzione effettiva, un'opzione per sbloccare i fotogrammi, una regolazione per l'HDR, una per il campo visivo e la possibilità di aumentare o diminuire la qualità di illuminazione, geometrie, fogliame, ombre, nuvole, nebbia e texture.
È possibile giocare con mouse e tastiera, anche qui con tutta una serie di personalizzazioni, oppure utilizzare un qualsiasi controller compatibile. Quello per Xbox dà vita, per il momento, a un piccolo glitch legato ai simboli dei tasti, problema che invece non si presenta usando un DualSense, supportato anche nel movimento del touchpad per navigare fra mappa, inventario, missioni e abilità.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i5 10400
- Scheda video: NVIDIA RTX 3070
- Memoria: 16 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i5 2500K, AMD FX 6300
- Scheda video: NVIDIA GTX 780, AMD R9 290
- Memoria: 8 GB di RAM
- Hard disk: 70 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i7 4770K, AMD Ryzen 5 1500X
- Scheda video: NVIDIA GTX 1060, AMD RX 580
- Memoria: 16 GB di RAM
- Hard disk: 70 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Conclusioni
Days Gone arriva su PC con una versione virtualmente perfetta, che riesce a consegnarci un comparto visivo ricco, denso, curato e spettacolare, capace di garantire i 4K a 60 fps con qualche piccola rinuncia anche su configurazioni non propriamente di altissimo livello. Merito di un lavoro di conversione realizzato con attenzione, che riesce a consolidare i punti di forza dell'opera targata Bend Studio e a raccontarci una storia dura, coinvolgente, che si dipana all'interno di un open world molto tradizionale ma affascinante e ben organizzato nella sua progressione.
PRO
- Conversione eccellente
- Gameplay solido e convincente
- Struttura ricca di contenuti...
CONTRO
- ...ma talvolta ripetitiva
- Qualche glitch