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Onimusha 2: Samurai’s Destiny Remaster, la recensione del ritorno di uno dei capitoli più discussi della serie Capcom

Con il nuovo Onimusha alle porte, Capcom ripropone uno dei capitoli più discussi e interessanti della casa: varrà ancora la pena affrontarlo?

RECENSIONE di Aligi Comandini   —   21/05/2025
Un uomo il cui mento non deve chiedere mai, ovvero Jubei, protagonista di Onimusha 2
Onimusha 2: Samurai's Destiny
Onimusha 2: Samurai's Destiny
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Non si può dire che Capcom non sia un publisher prolifico. Chiunque sia alla gestione di questo colosso dell'intrattenimento giapponese ha delle notevoli capacità strategiche, visto che negli anni la casa è riuscita a cadenzare le sue uscite in modo a dir poco impeccabile, assicurandosi di avere non solo dei giganteschi blockbuster pronti al lancio quasi ogni anno, ma anche una discreta lista di titoli aggiuntivi estremamente interessanti. Le cose si fanno poi ancor più sorprendenti quando si considera che, parallelamente alle uscite primarie, Capcom sta riuscendo anche a riproporre il suo enorme catalogo di grandi classici, spesso approfittando dell'onda lunga derivante da un momento storico propizio o dalla prossimità di un nuovo grosso arrivo.

Le remaster di Onimusha sono chiaramente parte di quest'ultima strategia: con l'interessante Onimusha: Way of the Sword all'orizzonte, non sorprende che Capcom abbia voluto riproporle sul mercato, sia per mostrarne ancora una volta il potenziale che per riaccendere l'attenzione sul marchio in vista del suo "rinnovamento". Oggi arriva quindi tra noi di nuovo Onimusha 2: Samurai's Destiny, il secondo episodio della serie, in un bel pacchetto in alta definizione e pieno di ricchi premi e cotillon. Sarà una remaster coi fiocchi o si attesterà sul livello di quella non ricchissima di Warlords? Beh, oggi cerchiamo di darvi la risposta, senza dimenticare però di precisare perché questo titolo merita di essere recuperato.

Jubei, l’uomo dal volto di bronzo

Un piccolo consiglio quando si tratta della narrativa di Onimusha 2: non prendetela troppo sul serio. Il gioco è a dir poco scemotto in termini di storia e vi assicuriamo che non stiamo esagerando con la cattiveria del nostro giudizio. Si tratta, a tutti gli effetti, di un capitolo parallelo al primo con un altro protagonista e un discreto numero di personaggi aggiuntivi; solo che questi comprimari sono a dir poco coloriti e il gioco fatica moltissimo a dare alcun peso alle sue scene "drammatiche", in parte per via della stupidità generale di alcuni avvenimenti e in parte perché recitato dannatamente male (per carità divina usate il doppiaggio giapponese, quello inglese è al limite dell'inascoltabile, salvo non abbiate il gusto del trash).

Detto ciò, la storia scorre sufficientemente rapida da non annoiare e non mancano personaggi memorabili, come lo spadaccino demoniaco Gogandantess (tra i boss più iconici della saga). Sì, insomma, le avventure del buon Jubei, vissute con la giusta leggerezza, divertono comunque parecchio, anche senza chissà quale trama o scrittura a sorreggere la baracca. E no, il fatto che il volto del protagonista sia basato sull'attore giapponese Yusaku Matsuda non basta a dare chissà quale pathos alla sua interpretazione.

Se non altro, il titolo i suoi personaggi li sfrutta, cosa che lo distingue da qualunque altro Onimusha. C'è infatti un interessante sistema di doni che permette di aumentare significativamente le relazioni con i vari comprimari all'interno di uno specifico villaggio (è possibile dare doni anche altrove, ma lo farete prevalentemente lì). Queste relazioni vanno a influire direttamente sulla storia e sulla vostra progressione, portando i vari personaggi ad aiutarvi in battaglia e a reagire in modo diverso agli eventi.

Gogandantess, vero eroe del gioco. Ok no, non lo è, ma resta un personaggione
Gogandantess, vero eroe del gioco. Ok no, non lo è, ma resta un personaggione

Fu già all'epoca un interessante esperimento, capace di aggiungere una certa rigiocabilità alla campagna in base alle scelte fatte e alla priorità data ai regali, abbastanza furbo da poter essere anche in larga parte ignorato. Noi, però, siamo sempre stati un po' divisi su questa scelta: da un lato è sicuramente un fattore interessante, eppure per un completista diventa quasi necessario "farmare" pepite per acquisire più doni possibile, e assicurarsi di utilizzare quelli giusti per massimizzarne l'efficacia, una scelta che rallenta di molto il notevole ritmo della campagna. Nella remaster il recupero delle suddette pepite ci è parso più rapido (forse il loro quantitativo è stato marginalmente aumentato), ma alla base il sistema dei doni rimane pressoché invariato, con i suoi pregi e i suoi difetti.

Un flash nella notte

Anche per quanto riguarda il gameplay le modifiche non sono moltissime, ma una è piuttosto significativa: la possibile eliminazione dei tank controls. Anche qui, come nella remaster di Warlords, ci si può muovere liberamente nella mappa a 360 gradi, una cosa che velocizza di molto gli spostamenti e rende Onimusha 2 nettamente più accessibile per i neofiti. È una scelta che ammoderna sicuramente il gioco non poco e la approviamo nonostante la diretta facilitazione dell'esperienza, perché ben si sposa alle altre meccaniche.

Questo allegro villaggio sarà il vostro hub principale. Lo rivedrete abbastanza spesso
Questo allegro villaggio sarà il vostro hub principale. Lo rivedrete abbastanza spesso

In Onimusha 2, infatti, ancora una volta le manovre fondamentali ad alti livelli sono i contrattacchi "flash" e quelli immediati dopo una parata: ogni nemico può venir eliminato quasi istantaneamente o danneggiato brutalmente se si esegue una di queste manovre. Basta premere l'attacco al momento del colpo avversario o subito dopo una parata perfetta, certo, ma non è il caso di sottovalutare tali manovre per via della loro semplicità concettuale: la finestra in cui lo si può fare è piuttosto stretta e abusarne non è possibile per via delle variabili degli attacchi dei vari nemici. Tali abilità, a ogni modo, non richiedono di norma di puntare l'avversario per essere utilizzate, dunque il movimento a 360 gradi non ne limita l'utilizzo, se non per certi specifici attacchi.

Capcom ci spiega Onimusha 1 e 2 in un video riepilogativo pensato per introdurre alla serie Capcom ci spiega Onimusha 1 e 2 in un video riepilogativo pensato per introdurre alla serie

Per la cronaca, queste manovre non sono nemmeno obbligatorie da usare, per quanto facilitino la vita: il gioco permette di muoversi rapidamente puntando i nemici, di usare attacchi magici, varie armi dal raggio e dalla velocità diversa, un arco, e colpi caricati che con la giusta strategia permettono di mantenere le distanze dalla maggior parte degli avversari. Capcom ha peraltro mantenuto anche la possibilità di cambiare arma in tempo reale. Nel complesso, comunque, si tratta di un sistema di combattimento molto intuitivo e ben fatto, che ancora oggi diverte da morire e offre una lodevole varietà. Senza dubbio è ancora il gameplay l'elemento invecchiato meglio in Onimusha, dunque ha senso che non sia stato ritoccato più di tanto.

Il combattimento è ancora il fiore all'occhiello del gioco, e per i veri veterani c'è anche la brutale difficoltà Hell da affrontare in questa remaster
Il combattimento è ancora il fiore all'occhiello del gioco, e per i veri veterani c'è anche la brutale difficoltà Hell da affrontare in questa remaster

Capcom ha peraltro deciso di aggiungere un'altra chicca al minestrone: Samurai's Destiny Remaster contiene infatti la nuova difficoltà Hell, dove si muore con un singolo colpo. Potrà sembrare una sfida ingiusta, ma vi sono già giocatori che sono stati capaci in passato di finire il gioco senza subire alcun colpo, proprio in virtù delle valide meccaniche difensive descritte poc'anzi. Scelta molto furba per quanto ci riguarda, soprattutto considerando come giochi simili vengano approcciati oggi dai giocatori veterani. Per accontentare tutti, comunque, anche l'easy mode è disponibile da sin subito.

Onimusha: Way of the Sword si mostra allo State fo Play con un trailer focalizzato sul protagonista Onimusha: Way of the Sword si mostra allo State fo Play con un trailer focalizzato sul protagonista

E proprio qui arriviamo forse alla ciccia migliore: questa seconda remaster contiene letteralmente tutto il pacchetto completo di Onimusha 2, tra cui minigiochi, achievement dedicati, e persino le modalità extra note come L'Uomo in Nero e Team Oni. L'uomo in Nero non è niente di speciale, per carità, ma il Team Oni è un extra impegnativo che potrebbe divertire parecchi giocatori dopo la campagna principale, dato che è letteralmente un gauntlet con personaggi multipli utilizzabili e la barra della vita che cala di continuo.

In termini tecnici non è stato fatto chissà che cosa, ma la remaster rimane un lavoro solido e curato
In termini tecnici non è stato fatto chissà che cosa, ma la remaster rimane un lavoro solido e curato

Anche dal punto di vista tecnico non è stato fatto niente di speciale, ma il lavoro di upscaling è ottimo e il titolo gira in modo impeccabile ad alte risoluzioni, risultando in generale ancora piacevole da vedere nonostante l'età. Nel complesso, insomma, un'operazione molto simile a quanto fatto con Warlords, ma con più cura generale e contenuti, e ritocchi praticamente nulli (al di fuori di qualche marginale censura che, seppur inutile, è al contempo assolutamente trascurabile). Un lavoro degno, senza dubbio.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (1)
9.0
Il tuo voto

Onimusha 2: Samurai's Destiny Remaster è esattamente ciò che doveva essere: un lavoro più ricco e curato rispetto alla remaster precedente dedicata al primo capitolo, che ripropone più che degnamente un titolo invecchiato meglio di quanto credessimo. Certo, il secondo Onimusha ha le sue limitazioni, non è esattamente un capolavoro narrativo e alcuni suoi elementi sono ancora oggi elemento di discussione, ma resta un action brillante, piacevolissimo da giocare e abbastanza solido da risultare ancora godibile con modifiche al sistema solo marginali. Un ottimo ritorno insomma, che merita di essere scoperto sia dai fan della serie che da chi non ha mai avuto modo di giocarla.

PRO

  • Il gameplay di Onimusha 2 regge ancora bene il colpo, e il gioco resta spassoso
  • Pacchetto praticamente completo, con gallerie, modalità extra, costumi e contenuti vari

CONTRO

  • Si poteva forse fare di più per ammodernare certi elementi del titolo originale