18

Bungie: facciamo il punto sui licenziamenti e su cosa è emerso

L'ultima ondata di licenziamenti che ha coinvolto lo studio di sviluppo di Destiny e Marathon ci ha permesso di dare uno sguardo approfondito dietro le quinte di Bungie.

SPECIALE di Riccardo Lichene   —   13/08/2024
Anche Bungie non sta benissimo in questo momento
Marathon
Marathon
Articoli News Video Immagini

Bungie è passata nel corso dell'ultima settimana da 1300 a 850 impiegati. Lo studio che ha creato e si occupa di Destiny 2 ha licenziato circa 220 persone, ne ha trasferite 155 alle dirette dipendenze di Sony (che ha acquistato lo studio nel gennaio del 2022 per 3,6 miliardi di dollari), e ha spostato i rimanenti per portare avanti, sotto una nuova etichetta, uno dei progetti che aveva in lavorazione.

Dopo il successo di critica e pubblico della Forma Ultima, la più recente espansione di Destiny, e dopo i licenziamenti già attuati dalla compagnia lo scorso autunno, la notizia ha colto di sorpresa tanto gli analisti quanto gli stessi dipendenti. Persino dirigenti del calibro di Luke Smith e Mark Noseworthy, che erano nell'azienda da decenni, sono stati mandati a casa insieme a grosse porzioni del dipartimento audio, degli scrittori addetti alla narrativa e, soprattutto, del comparto dedicato al supporto ai giocatori.

I casi limite di cui abbiamo appreso tramite i social sono quello di un'impiegata licenziata a una settimana dall'inizio del suo periodo di maternità e di un altro ex sviluppatore invitato una settimana prima dei licenziamenti ad andare a vedere la nuova collezione di auto d'epoca del ceo di Bungie Pete Parsons.

Sono bastati solo due anni di decisioni sbagliate (quelli immediatamente successivi all'acquisizione di Sony) per portare la compagnia nello stato in cui è ora, una teoria confermata da diversi ex dipendenti che hanno deciso di parlare con la stampa americana. I licenziamenti, però, ci hanno dato l'opportunità unica di sbirciare dietro le quinte di tutto ciò che bolle (o bolliva) in pentola nello studio di sviluppo, che ha già annunciato dei piani di ridimensionamento sia per Destiny sia per gli altri progetti.

I nomi in codice

Nel corso degli ultimi due anni, tre nomi in codice di altrettanti videogiochi in lavorazione sono circolati con insistenza tra i forum di chi segue da vicino le vicende di Bungie: Gummybears, Payback e Matter. L'ultimo di questi nomi potrebbe (come non potrebbe) essere stato cancellato poco prima dell'acquisizione, anche se lo studio di sviluppo ha depositato un marchio registrato a esso dedicato. Non ci sono notizie rilevanti su questo progetto (che risale a prima dell'acquisizione e dell'annuncio di Marathon) da diversi anni, quindi è possibile che sia stato abbandonato.

Uno dei progetti in cantiere presso Bungie si chiamava Matter e ha persino un marchio registrato
Uno dei progetti in cantiere presso Bungie si chiamava Matter e ha persino un marchio registrato

Gummybears, invece, è il progetto per cui verrà creata una nuova software house composta da ex dipendenti Bungie e personale Sony. Non sappiamo con precisione di cosa si tratta, ma alcune testimonianze raccolte da Paul Tassi (giornalista di Forbes) sostengono che si tratti di "un multigiocatore live service che mescola gli elementi di un MOBA con quelli di un platform fighter in stile Smash Bros" ha detto. Le cose certe sono che si tratta di una proprietà intellettuale nuova (quindi slegata da universi esistenti) e che potrebbe avere un'atmosfera frizzante e colorata, da cui il nome in codice. Alcuni dipendenti da poco usciti dall'azienda, poi, citano una versione mobile di Destiny 2 in sviluppo presso NetEase come uno dei tanti progetti avviati dopo l'arrivo dei fondi di Sony, ma non ci sono conferme o smentite al riguardo.

Il progetto di cui sappiamo di più, grazie agli sfoghi degli ormai ex dipendenti, è Payback, un titolo ambientato nel mondo di Destiny, quindi un probabile spin off, che avrebbe fatto da terreno di sperimentazione per alcune idee abbastanza radicali. Secondo un noto leaker, che ha anticipato di diversi mesi la sottoclasse prismatica arrivata su Destiny 2 nella Forma Ultima, questo gioco non avrebbe avuto classi (Cacciatori, Titani e Stregoni) ma tutti i personaggi avrebbero avuto accesso a tutte le abilità.

Payback sarebbe stata un'esperienza completamente diversa per l'universo di Destiny
Payback sarebbe stata un'esperienza completamente diversa per l'universo di Destiny

Grazie alle rivelazioni anonime fatte da dieci ex impiegati a Jason Schreier, ora sappiamo che Payback è stato cancellato lo scorso maggio e le sue risorse sono state ridistribuite tra Destiny e Marathon. Il progetto si ispirava a Warframe e Genshin Impact, era ambizioso e sarebbe stato in terza persona; nelle parole di chi non lavora più a Bungie, "sarebbe stato un prodotto diverso da tutto quello che è venuto prima di lui". Questo nome in codice, però, era famoso nella community degli appassionati di Destiny perché in molti credevano che in realtà fosse l'attesissimo terzo capitolo. Tutte le speranze dei fan sono state infrante perché ora abbiamo la certezza che Destiny 3 non è mai stato in sviluppo e non è nei piani della compagnia.

Il futuro di Destiny e Marathon

Attualmente l'unica fonte di reddito di Bungie è Destiny 2 che, dopo gli ultimi licenziamenti, non riceverà più espansioni annuali. Nonostante le ottime vendite (ma la pessima ricezione) dell'Eclissi e gli ottimi voti della Forma Ultima, Destiny vende sempre meno espansioni. Durante una call sugli utili della compagnia dello scorso autunno, poi, Pete Parsons (che da molti viene ritenuto responsabile di aver scommesso su troppi nuovi progetti senza un vero piano a medio e lungo termine) ha annunciato al resto della compagnia che Bungie stava mancando l'obiettivo di ricavi fissato con Sony del 45% e stava perdendo soldi.

Con un'estetica nuova, un piano di lunga durata e nuova forza lavoro, Marathon potrebbe essere il gioco del riscatto per Bungie
Con un'estetica nuova, un piano di lunga durata e nuova forza lavoro, Marathon potrebbe essere il gioco del riscatto per Bungie

Ora il futuro dell'MMO spaziale è incerto: oltre agli episodi di cui vi abbiamo raccontato in questo approfondimento, nulla è stato annunciato. Gli sviluppatori contattati da Schreier, però, hanno detto che hanno fiducia nel nuovo direttore del gioco, Tyson Green, che ha preso le redini dopo l'addio di Joe Blackburn. La sua strategia per il futuro del gioco prevede esperienze periodiche più piccole simili a Verso la Luce (la modalità orda uscita ad aprile molto apprezzata dai fan) da far uscire gratuitamente insieme a contenuti per quelle attività che i giocatori più appassionati apprezzano di più. Le specifiche al riguardo sono completamente assenti.

Quello di cui abbiamo conferma, invece, è che gli sviluppatori di Destiny 2 sono al lavoro per creare un'esperienza per nuovi giocatori che renda la trama, il mondo e i personaggi più comprensibili e il gioco meno ostile. Molti si chiedono se per farlo verranno resi di nuovo disponibili i contenuti (tra cui la campagna principale) che sono stati rimossi con Oltre la Luce durante il periodo del famigerato sunsetting. Destiny 2, in ogni caso, avrà un futuro a scala ridotta almeno per il prossimo anno: non sappiamo ancora cosa sarà D2 Frontiers, il progetto annunciato poco dopo l'uscita della Forma Ultima, ma possiamo dire quasi con certezza che non sarà una grande espansione annuale.

Gli occhi di analisti, videogiocatori e investitori sono puntati su Marathon per capire se lo studio di sviluppo è ancora in grado di rilasciare un titolo di valore
Gli occhi di analisti, videogiocatori e investitori sono puntati su Marathon per capire se lo studio di sviluppo è ancora in grado di rilasciare un titolo di valore

Il progetto che è uscito meglio da questo terremoto sembra essere Marathon, l'extraction shooter annunciato nel 2023. Questo progetto punta ancora al 2025 come periodo di uscita e ora può contare su una nuova direzione e più risorse. Bungie, infatti, ha un disperato bisogno di un altro titolo in grado di produrre entrate ora che la monetizzazione di Destiny sta cambiando radicalmente. L'ultimo aggiornamento sul suo sviluppo risale a qualche mese fa e non ha fatto contenti i fan: Marathon, infatti, resta un extraction shooter ma è passato dall'avere avatar completamente personalizzabili ad essere una sorta di hero shooter con personaggi fissi.

Non sappiamo se questa decisione è definitiva e nemmeno che faccia potrebbe avere il gioco, visto che nessuna forma di gameplay è mai trapelata. Sony ha confermato, giovedì 8 agosto che Bungie è ora al lavoro esclusivamente su Marathon e Destiny 2 e che tutti i progetti che stava incubando sono passati sotto la direzione diretta della compagnia nipponica. Ora non resta che aspettare di conoscere i piani ufficiali per il futuro di una compagnia che sta pagando a caro prezzo l'ambizione di una dirigenza che, errore dopo errore e licenziamento dopo licenziamento, sta diventando sempre più malvista e invisa all'intera community.