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PlayStation 5, tre anni dopo: come procede la vita della console Sony?

Dal debutto di PlayStation VR2 all'annuncio di PS5 Slim, dall'accordo per Call of Duty alle nuove esclusive, facciamo il punto su PlayStation 5 a tre anni dal lancio.

PlayStation 5, tre anni dopo: come procede la vita della console Sony?
SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   12/11/2023

PlayStation 5 compie tre anni: la console Sony ha fatto il proprio debutto il 12 novembre 2020 negli USA e in Giappone, il 19 novembre in Europa; e in questo lasso di tempo è stata capace di vendere 46,6 milioni di unità in tutto il mondo, portare nei negozi un nuovo visore per la realtà virtuale e l'immancabile restyling di un modello più compatto.

Risolti i problemi di reperibilità che hanno frenato in qualche modo la sua corsa, specie durante i primi mesi, la piattaforma di nuova generazione della casa giapponese ha consolidato la propria posizione sul mercato, tenendo anche stavolta la concorrenza di Xbox a debita distanza (si parla addirittura di un rapporto di 2 a 1 rispetto a Series X|S), pur latitando colpevolmente sulle esclusive nel 2023.

Vendite, disponibilità e prezzo

PS5 Standard e Digital Edition
PS5 Standard e Digital Edition

Come scritto in apertura, le vendite di PS5 sono state pari a 46,6 milioni di unità al 30 settembre, con un ultimo trimestre davvero eccellente in cui la console Sony ha piazzato ben 4,9 milioni di pezzi: 1,6 milioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Risultati straordinari, specie considerando la quasi completa mancanza di esclusive PlayStation a supportare la piattaforma nel corso dell'anno che sta per concludersi.

Evidentemente i titoli first party già disponibili (fra tutti God of War Ragnarok, Horizon Forbidden West, Gran Turismo 7, Ratchet & Clank: Rift Apart e Returnal), unitamente all'enorme quantità di produzioni third party di spessore approdate su PlayStation 5 negli ultimi dodici mesi, sono stati sufficienti per fornire agli utenti l'input necessario per procedere all'acquisto, nonostante il prezzo aumentato nel 2022.

Quest'ultimo fattore non sembra aver influenzato l'andamento della console, che come detto ha continuato a macinare numeri impressionanti man mano che venivano risolti i problemi legati alla reperibilità nei negozi, notoriamente un fattore di grande rilevanza nei primi due anni (con tutto ciò che ne è conseguito, bagarini inclusi) ma che ad oggi risultano completamente, finalmente risolti.

Proprio sulla base dell'aumento dei costi produttivi Sony aveva preso la clamorosa decisione di rendere PS5 più cara nelle sue due versioni, ma complice una normalizzazione del mercato sono già diversi mesi che stiamo assistendo alla comparsa di offerte speciali e bundle particolarmente convenienti, pensati anche per svuotare i magazzini in vista del lancio del modello Slim.

PS5 Slim

PS5 Slim nelle sue due varianti
PS5 Slim nelle sue due varianti

Era parecchio che si vociferava di un nuovo modello di PlayStation 5, più compatto e dotato di un lettore disco estraibile, e i rumor sono stati confermati con l'annuncio di PS5 Slim. Come da tradizione, la nuova versione della console non è stata presentata con questa specifica nomenclatura, ma di fatto vanta dimensioni inferiori e un peso ridotto rispetto all'originale.

Destinata a debuttare nei negozi proprio questo mese, in concomitanza con il terzo anniversario, quantomeno negli USA e in Giappone, PlayStation 5 Slim possiede un design che riprende lo stile neofuturista che tanto ha fatto discutere, ma riducendo il volume e introducendo una linea di demarcazione sulle vele che, su uno dei lati della piattaforma, rappresenta anche l'aspetto chiave di questa revisione.

PS5 Slim posizionata in orizzontale
PS5 Slim posizionata in orizzontale

È infatti smontando il pannello inferiore destro, immaginando la console in verticale, che è possibile creare lo spazio necessario al montaggio del lettore disco, che viene venduto anche separatamente e consente dunque di trasformare una Digital Edition in una Standard Edition e viceversa. Essendo la base identica fra i due modelli, i costi produttivi sono stati fortemente ridotti.

Benché le specifiche tecniche siano rimaste identiche, sotto la scocca qualcosa è cambiato: l'ampissimo sistema di dissipazione è stato reso più piccolo ed efficiente, ad esempio, mentre il velocissimo SSD è ora più capiente, avendo raggiunto il terabyte. Esteriormente, inoltre, è cambiata la dotazione delle porte USB, con l'eliminazione della USB-A frontale in favore di una seconda USB-C.

La questione Activision Blizzard e l'addio di Jim Ryan

Jim Ryan
Jim Ryan

Dal punto di vista dell'immagine di PlayStation, non c'è dubbio che il lungo dibattimento in merito all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, che ha visto Sony opporsi strenuamente all'operazione, anche in maniera apparentemente scomposta, ha fatto sollevare parecchie sopracciglia e potrebbe aver contribuito alla decisione di Jim Ryan di lasciare la posizione di CEO e presidente di SIE.

Ryan ha, infatti, espresso in maniera particolarmente eloquente le sue preoccupazioni circa il destino di Call of Duty e la potenziale volontà della casa di Redmond di rendere la serie Activision un'esclusiva Xbox o quantomeno inserirla nel catalogo del Game Pass per aumentare in maniera sostanziale l'attrattiva del servizio in abbonamento agli occhi degli utenti americani.

Jim Ryan
Jim Ryan

Le parole del presidente di Sony Interactive Entertainment, tuttavia, sembravano volutamente ignorare le politiche da sempre molto aggressive della sua azienda proprio sul piano delle esclusive, che addirittura riguardavano anche l'edizione di quest'anno dello sparatutto, la cui beta è stata disponibile in anteprima su PlayStation, come già peraltro accaduto con i precedenti episodi.

Finalizzata l'acquisizione grazie al parere positivo della CMA inglese, Sony è tornata sui suoi passi e ha deciso di sottoscrivere l'accordo da dieci anni che Microsoft le aveva proposto tempo fa per garantire la presenza di Call of Duty su PlayStation, accordo che in prima istanza aveva rifiutato di firmare.

PlayStation VR2 e PlayStation Portal

PlayStation VR2 indossato da un noto squilibrato di Anzio
PlayStation VR2 indossato da un noto squilibrato di Anzio

Il terzo anno di vita di PS5 è stato anche quello che ha visto il debutto di PlayStation VR2, il nuovo e sofisticato visore per la realtà virtuale che è approdato nei negozi lo scorso febbraio. Nato con l'intenzione di sdoganare finalmente questo tipo di esperienze, approfittando dell'ampia base installata della console Sony, il VR2 ha puntato forte sulle specifiche tecniche, indubbiamente molto interessanti.

Purtroppo il prezzo molto importante derivante da queste specifiche e un supporto software fortemente carente proprio da parte della casa giapponese, che oltre a Horizon Call of the Mountain e Firewall Ultra non ha pubblicato altri titoli, sembrano aver quantomeno ritardato il successo della periferica, che in questo momento si trova in una sorta di limbo nella speranza che il 2024 porti con sé qualche novità.

PlayStation Portal
PlayStation Portal

Per quanto riguarda invece PlayStation Portal, in uscita proprio in questi giorni, si tratta di un dispositivo disegnato esclusivamente per lo streaming dei giochi PS5 sotto rete Wi-Fi, dunque una sorta di estensione del concetto di Remote Play nella forma di un apparecchio dedicato, provvisto di feedback aptico e trigger adattivi per un'esperienza del tutto simile a quella offerta dal controller DualSense.

Avrà successo? Difficile dirlo, visto che parliamo di un prodotto destinato a un'esigenza molto specifica, oseremmo dire di nicchia, ma caratterizzato da un prezzo che lascerebbe intendere ben altre funzionalità: la speranza è che l'utente medio non finisca per acquistarlo convinto si tratti di una vera e propria console portatile.

I giochi del terzo anno

Marvel's Spider-Man 2
Marvel's Spider-Man 2

Le esclusive PlayStation sono state clamorosamente assenti nel 2023, dicevamo: rispetto ai cinque o sei giochi first party a cui Sony ci aveva abituati durante il biennio iniziale di PS5, nell'anno che sta per concludersi abbiamo visto unicamente l'appena citato Horizon Call of the Mountain, riservato però ai possessori di PlayStation VR2, e il probabile blockbuster Marvel's Spider-Man 2, pubblicato a ottobre.

Si tratta di una situazione senz'altro inedita, figlia forse dei problemi dietro le quinte con la componente multiplayer di The Last of Us 2 e con il focus sui live service voluto da Jim Ryan, anche questo un elemento che tanto ha fatto discutere sia dentro che fuori l'azienda. Fortunatamente, lo abbiamo già chiarito, la pur grave mancanza non ha influenzato le vendite dell'hardware, che anzi continua a macinare numeri eccellenti.

Forspoken: esclusiva, sì, ma deludente
Forspoken: esclusiva, sì, ma deludente

Parliamo dunque di third party, che non sono mancati: durante il primo trimestre dell'anno abbiamo assistito al debutto di prodotti come Monster Hunter Rise, Atomic Heart, Octopath Traveler 2, Wo Long: Fallen Dynasty e due straordinari remake come Dead Space e Resident Evil 4. Ha trovato posto anche un'esclusiva PlayStation, per quanto controversa: quel Forspoken che si è rivelato meno brillante di quanto si sperasse.

Nel secondo trimestre è stata invece la volta dell'ottimo action survival Dead Island 2, dello spettacolare Star Wars Jedi: Survivor, dello strepitoso picchiaduro a incontri Street Fighter 6 e della corposa ed emozionante esperienza action RPG offerta da Diablo 4. Anche in questo caso c'è stato spazio per un'importante esclusiva, sempre da parte di Square Enix, ma decisamente più ambiziosa e riuscita: Final Fantasy 16.

Baldur's Gate 3 spicca fra le produzioni third party per PS5
Baldur's Gate 3 spicca fra le produzioni third party per PS5

Durante l'estate è stata la volta dello sparatutto a base di dinosauri Exoprimal, dell'ostico e intenso Armored Core 6: Fires of Rubicon, della grande sorpresa soulslike di Lies of P e della brutale violenza di Mortal Kombat 1, ma soprattutto ha fatto il suo debutto su PS5 la versione console di Baldur's Gate 3, l'incredibile RPG firmato Larian Studios che tanto successo aveva già riscosso su PC.

Per quanto riguarda infine il periodo autunnale, il 2023 si è concluso per la console Sony con i fuochi d'artificio: quelli dello strepitoso e già citato Marvel's Spider-Man 2, di cui abbiamo parlato all'inizio del paragrafo, accompagnati dalle angoscianti atmosfere di Alan Wake 2, dalla riproposizione del classico Yakuza con Like a Dragon Gaiden: The Man Who Erased His Name e del classico Ubisoft con Assassin's Creed Mirage, nonché dal tanto desiderato Call of Duty: Modern Warfare 3.

Il futuro

Gli artigli di Marvel's Wolverine
Gli artigli di Marvel's Wolverine

Se quest'anno non è stato certamente il migliore di sempre per i first party PlayStation, quantomeno sul piano puramente numerico, il 2024 in tal senso appare a dir poco nebuloso. Sappiamo infatti che potrebbe uscire Marvel's Wolverine, ma non c'è ancora nulla di certo, né è chiaro a cosa stiano lavorando i pur numerosi team appartenenti ai PlayStation Studios.

Restando tuttavia nell'ambito delle esclusive, anche il prossimo anno Square Enix non farà mancare il proprio supporto visto che a febbraio assisteremo al lancio di Final Fantasy 7: Rebirth, seconda parte dell'eccezionale remake dello storico jRPG, mentre la speranza è che anche Death Stranding 2 riesca a fare il proprio esordio su PS5 nel corso del 2024.

Norman Reedus torna per Death Stranding 2
Norman Reedus torna per Death Stranding 2

Lato third party sappiamo già dell'arrivo di Tekken 8, Alone in the Dark, Prince of Persia: The Lost Crown e Like a Dragon: Infinite Wealth a gennaio, del controverso Suicide Squad: Kill the Justice League e del promettente Helldivers 2 a febbraio, quest'ultimo peraltro in esclusiva console su PlayStation 5. Arriveranno successivamente Hades 2, Persona 3 Reload e l'incognita Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2.

In generale, il 2024 potrebbe essere il momento in cui prenderà forma l'esigenza di un upgrade mid-gen (stiamo parlando naturalmente di PS5 Pro), ma dev'essere senz'altro l'anno del rilancio di PlayStation VR2, con un doveroso taglio di prezzo del visore che venga però accompagnato da un rinnovato supporto software: senza di quello, il pur sofisticato dispositivo per la realtà virtuale resterà un costoso soprammobile.