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Saros sembra il Returnal 2 di cui c'era un gran bisogno

Dallo State of Play di settembre è arrivato un video gameplay di Saros che ha consentito di dare un'occhiata più da vicino a questo nuovo sparatutto roguelike che sembra evolvere la formula di Returnal.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   27/09/2025
La copertina di Saros
Saros
Saros
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Housemarque, insieme al team Asobi, rappresentano gli elementi chiave per dare dinamismo e varietà alla produzione dei PlayStation Studios e Saros, protagonista di uno spettacolare trailer del gameplay allo State of Play di settembre, sembra esserne una conferma. In un periodo storico in cui i grandi giochi si ritrovano schiacciati sotto costi di produzione alle stelle e tempi di sviluppo biblici, team più piccoli e concentrati su progetti di dimensioni minori hanno un ruolo fondamentale per apportare ossigeno alla lineup, e sappiamo bene quanto i first party Sony abbiano bisogno di questo. È evidente la necessità di uscire un po' dagli schemi imposti dai grandi blockbuster e il successo di Helldivers 2 e Astro Bot dimostra come ci sia ampio spazio di manovra al di fuori del template dell'action in terza persona dal taglio cinematografico.

A dire il vero, il bello di Saros è proprio la sua capacità di porsi a metà strada tra una cosa e l'altra: è un titolo impostato fortemente sul gameplay, che non concede troppo agli orpelli estetici e narrativi al di fuori del piacere intrinseco dell'azione serrata, ma si basa anche su una forte caratterizzazione e un mondo in grado di incuriosire anche al di là dei meccanismi di gioco, così come succedeva anche con Returnal.

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Bisogna peraltro apprezzare come, nonostante quest'ultimo non sembri essere stato un successo commerciale travolgente, grazie alla sua indubbia qualità Sony abbia comunque deciso di lasciare Housemarque libera di portare avanti un nuovo titolo vicino a quell'esperienza, dando modo al team di esprimere completamente il potenziale di quella strana visione fantascientifica. Vediamo dunque le caratteristiche di Saros emerse dal nuovo gameplay trailer, e quali sono gli elementi di somiglianza e distinzione rispetto a Returnal.

Quasi un Returnal 2

I collegamenti con Returnal non sono espliciti, nel senso che Saros non è considerato un seguito diretto, ma è chiaro che si tratta di una sorta di evoluzione dell'esperienza vissuta nel gioco precedente.

Lo dice chiaramente Greg Louden nel post pubblicato sul blog ufficiale di PlayStation, quando parla di un video gameplay (quello trasmesso nel corso dell'ultimo State of Play) in grado di mostrare "alcuni dei nuovi elementi che abbiamo aggiunto alla famosa azione in terza persona di Returnal". Dunque è chiaro come questo nuovo sparatutto si ponga come discendente diretto del precedente, affinando il medesimo gameplay con alcune aggiunte in grado di donare maggiore profondità e varietà d'azione grazie a nuove armi e strumenti da utilizzare.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a uno sparatutto in terza persona caratterizzato da una notevole velocità e da meccanismi in stile roguelike sul fronte della progressione. Permangono le caratteristiche di base di Returnal anche nelle dinamiche degli scontri, che si presentano quasi come delle fasi da bullet hell in 3D, nelle quali è indispensabile capire i pattern di attacco dei nemici, muoversi con precisione e tempismo per trovare le traiettorie libere da minacce e contrattaccare con le giuste armi, cercando di sfruttare appieno il complesso arsenale messo a disposizione.

Il pianeta Carcosa con una strana creatura volante
Il pianeta Carcosa con una strana creatura volante

È un gameplay basilare, che affonda le radici nella tradizione degli shooter arcade, ma che viene arricchito da una certa varietà di abilità a disposizione e dalla meccanica roguelike (o meglio rogue-lite) che spinge a ripartire dopo ogni sconfitta, secondo un meccanismo psicologico perfettamente oliato. In questo caso, la progressione dovrebbe essere anche più regolare rispetto a Returnal in quanto ogni ritorno si porta dietro almeno parte dei miglioramenti sbloccati, portando a un'evoluzione costante e facendo in modo che "ogni morte conti".

Le meraviglie di Carcosa

La storia si svolge sul pianeta "mutaforma" di Carcosa, che sembra celare qualcosa di misterioso così come Atropos in Returnal.

Un inquietante boss alieno
Un inquietante boss alieno

Attraverso un meccanismo ancora non spiegato, il pianeta alieno è in grado di cambiare forma dopo ogni morte del protagonista, oltre ad essere caratterizzato da una grande varietà di biomi e ambientazioni diverse, sebbene tutte dominate dal particolare stile oscuro e quasi metafisico che vediamo nel nuovo trailer. Il protagonista è Arjun Devraj (interpretato da Rahul Kohli), un soldato Soltari che si ritrova ad esplorare la desolata colonia alla ricerca di qualcuno a lui particolarmente caro, mentre sul pianeta incombe una misteriosa e inquietante eclissi, che determina strani fenomeni e dona al tutto un'atmosfera ancora più spettrale.

Nel suo percorso, Arjun si imbatte nei resti di un'antica civiltà dimenticata e scoprirà poi ulteriori ambientazioni bizzarre, incontrando sul cammino anche Nitya Chandran (interpretata da Shunori Ramanathan), un personaggio che avrà un ruolo fondamentale nella storia ma che resta ancora piuttosto misterioso, ma che sembra il motore delle azioni e dell'incrollabile volontà del protagonista.

Strane strutture di Carcosa
Strane strutture di Carcosa

Lo stile generale sembra piuttosto coeso, ma il trailer dà modo di vedere qualche possibile variazione tra gli scenari, che passano da strutture tecnologiche probabilmente legate alla colonia moderna a elementi più strani e ancestrali, con figure che sembrano quasi riprendere iconografie religiose. Alcuni nemici (come quella sorta di divinità con tante braccia che vediamo nel nuovo video) sembrano uscire dalle visioni d'incubo di Clive Barker, mentre gli scenari possono ricordare gli inferni di DOOM.

Novità nel gameplay

"Come back stronger" è il motto di Saros, che fa già capire quale sia uno degli elementi su cui Housemarque si è concentrata per evolvere il gameplay visto in Returnal.

Saros è di base uno sparatutto in terza persona
Saros è di base uno sparatutto in terza persona

In base a quanto riferito dagli stessi sviluppatori, una distinzione fondamentale tra i due giochi è proprio il fatto che ci sia una progressione basata su risorse permanenti, che rendono "ogni morte preziosa", attraverso un sistema di evoluzione più permissivo e continuo per il protagonista. Si tratta insomma di elementi "rogue-lite" in maniera più marcata rispetto al titolo precedente, consentendo a ogni ripartenza di scegliere quali miglioramenti permanenti applicare ad armi e armatura, in modo da tornare ogni volta più forte di prima, attraverso un avanzamento più regolare. L'idea è che si tratti di un sistema più accessibile e che può essere apprezzato da un pubblico più ampio, rispetto alla notevole selettività di Returnal.

La quantità e varietà di strumenti messi a disposizione del giocatore sembra essere un altro elemento su cui si è concentrata l'evoluzione del gameplay: Arjun è dotato di una tuta da combattimento Soltari che consente varie abilità di spostamento e difesa, potenziando i movimenti con scatti, salti aumentati e altro, e ogni caratteristica può essere ulteriormente incrementata.

Lo scudo Soltari in azione
Lo scudo Soltari in azione

L'arsenale di armi spazia tra quelle basate su tecnologia Soltari e quelle che derivano invece dalla strana tecnologia aliena di Carcosa, e la scelta possibile tra i vari strumenti consente una notevole varietà di approcci diversi al combattimento.

Nel trailer, per esempio, possiamo vedere in azione lo scudo Soltari, attivato premendo R1 e in grado di fornire una difesa momentanea e la possibilità di assorbire i proiettili nemici e scagliarne l'energia contro di questi, in maniera simile ad alcuni shooter in stile bullet hell, per tornare ai riferimenti classici. L'eclissi ha inoltre strani effetti sull'equipaggiamento del protagonista: l'energia accumulata dal suo braccio destro può essere utilizzata in vari modi, oltre ad alimentare abilità speciali sbloccabili e potenziabili come la "seconda chance", che consente di proseguire dopo la morte.

Housemarque unleashed

Questa nuova occhiata al gameplay sembra confermare Saros come una sorta di Returnal 2.0, che mira non solo a evolvere il gameplay ma anche a dimostrare una notevole progressione di Housemarque tra i PlayStation Studios anche in termini di spessore della produzione.

Una pioggia di proiettili sul protagonista
Una pioggia di proiettili sul protagonista

La collaborazione con Nixxes dovrebbe consentire un supporto notevole sul fronte tecnico, anche in vista della probabile conversione su PC, mentre la vicinanza dei PlayStation Studios Creative Arts si riflette in una direzione artistica ancora più marcata, visibile in certi virtuosismi della grafica (peraltro a 60 fps anche su PS5 standard, a quanto pare) e nella musica curata dal vincitore di Grammy Sam Slater. Non manca moltissimo a scoprire definitivamente cosa sia venuto fuori, considerando che Saros ha la data di uscita fissata per il 20 marzo 2026.