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Assassin's Creed Codename Red: Ubisoft vuole evitare le accuse di "turismo culturale"

Assassin's Creed Codename Red porterà i giocatori in Giappone e Ubisoft vuole evitare le accuse di "turismo culturale", secondo quanto riportato.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   20/09/2022

Secondo un report di Axios, Ubisoft sta sviluppando Assassin's Creed Codename Red con l'obiettivo di evitare accuse di "turismo culturale" e sta quindi assumendo consulenti e collaborando con i propri team giapponesi.

In passato alcuni grandi giochi sviluppati da team occidentali e dedicati a culture e luoghi asiatici sono stati accusati di "turismo culturale". Con questo termine, in ambito videoludico, si intende giochi creati senza una grande autenticità e sensibilità per i temi trattati. In altre parole, giochi che creano una versione dell'oriente filtrata per l'occhio occidentale. Nel caso di Assassin's Creed Codename Red, Ubisoft vuole evitare che questo accada.

Secondo Axios, però, non è chiaro quanto i consulenti - esterni e interni - abbiamo realmente potere di agire su Assassin's Creed Codename Red. Il gioco è sviluppato da Ubisoft Quebec e il creative director è Jonathan Dumont, ovvero un bianco. Inoltre, Dumont è stato accusato di molestie e pare che alcuni dipendenti di Ubisoft non vogliano unirsi al team di Codename Red a causa della sua presenza.

Assassin's Creed Codename Red sarà il prossimo grande gioco di Ubisoft e uno dei primi progetti della piattaforma Infinity, che accoglierà giochi, esperienze e varie modalità indipendenti, sia single player che multigiocatore.

Codename Red, come già detto, sarà ambientato in Giappone e sarà un gioco a mondo aperto, a differenza di Mirage, che tornerà temporaneamente al passato action-adventure della saga. Assassin's Creed Codename Red sarà inoltre "tecnologicamente più avanzato" oltre che l'inizio della "fase tre".