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The Last of Us 2, il leak di ieri ha costretto Sony ad annunciare la data d'uscita?

Dopo il leak di ieri di The Last of Us 2 non aveva più senso rinviare il gioco per evitare spoiler: è stato questo a costringere Sony ad annunciare la data d'uscita?

NOTIZIA di Luca Forte   —   27/04/2020

Dopo il clamoroso leak di ieri di The Last of Us 2 non aveva più senso rinviare il gioco per evitare che qualcuno rovinasse l'esperienza con qualche spoiler. Tra i filmati che compaiono dappertutto sui social e qualche "bontempone" che si diverte a mandare messaggi privati contenenti le informazioni più scottanti, ormai la frittata è fatta. Cercando di guardare il bicchiere mezzo pieno, se questo leak ha avuto un merito è stato quello di forzare la mano a Sony e costringerla ad annunciare la nuova data d'uscita del gioco di Naughty Dog.

Non tutto il male viene per nuocere, dunque. Con queste sagge parole le nonne di tutto il mondo sono riuscite a dare un senso ad alcune delle piccole, grandi ingiustizie della vita. E in questo caso possiamo dire che, quel modo di dire, ha un fondo di verità.

Perché è vero che il leak di ieri non solo rischia di aver rovinato a molti uno dei giochi più attesi dell'anno, più per comportamenti impropri da parte di alcuni "bontemponi" che per altro, ma ha -probabilmente- anche aiutato a sbloccare una situazione sempre più delicata. Erano, infatti, settimane che Neil Druckman e Naughty Dog erano in silenzio stampa in attesa di comunicare la nuova data di uscita di The Last of Us: Parte 2. La motivazione era quella di preservare milioni di persone da potenziali spoiler che una distribuzione asincrona del gioco avrebbe causato.

I -nobili- castelli di carta messi in piedi dallo studio di sviluppo e da Sony sono crollati sotto i colpi di accetta con i quali un anonimo leaker ha tagliato alcune scene piuttosto importanti della storia e le ha condivise online. Si parla di un ex-dipendente furioso con Naughty Dog, ma poco importa: le immagini sono reali e sono già online, nonostante i veementi tentativi da parte di Sony di frenare la fuga di notizie.

Un danno incalcolabile per l'immagine della compagnia, che sarebbe stato anche arginabile se non fosse per alcuni individui che evidentemente pensano di essere furbi o divertenti a rovinare il gioco ad altre persone e quindi continuano a tempestare i social e la rete di messaggi con informazioni non volute.

Spoiler o non spoiler, dubitiamo che qualcuno possa decidere di non comprare più un gioco come The Last of Us: Parte II per colpa di queste informazioni. L'unica cosa che il leaker è riuscita ad ottenere è il forzare la mano a Sony a rompere un silenzio che, unito a quello che avvolge PS5, stava cominciando ad essere un po' troppo pesante e ricco di incognite.

La macchina comunicativa del colosso giapponese, per qualche ragione che a noi sfugge, sembra essersi inceppata. Ultimamente Sony sembra agire più per riflesso che con un piano organico in mente. Si mormora, infatti, che sia la conferenza di Cerny che l'annuncio del DualSense fossero delle mosse studiate più per offuscare quello che Microsoft avrebbe presentato in quelle ore che il frutto di un piano studiato a tavolino. Similmente, l'annuncio della nuova data di uscita di The Last of Us 2, con il conseguente rinvio di Ghost of Tsushima, sembrano nuovamente delle decisione prese per controllare i danni, più che per dettare i tempi dell'industria.

Sia come sia, noi videogiocatori, finalmente, potremo nuovamente segnare in rosso una nuova data sul calendario, in grado di dare un senso a questi mesi di vuoto pneumatico (non ce ne vogliano i bellissimi Final Fantasy 7 Remake, Animal Crossing: New Horizons e Ori and the Will of the Wisps).

Inoltre aspettatevi anche tante informazioni nei prossimi giorni: la macchina del marketing non può certo rinunciare a creare il giusto hype per il gioco. Che la stagione degli annunci sia ufficialmente iniziata?