Assassin's Creed Mirage è stato protagonista di una spettacolare presentazione nel corso dell'ultimo PlayStation Showcase, con un trailer del gameplay che racconta molto del nuovo capitolo della serie Ubisoft; inclusa la data di uscita ufficiale, fissata al 12 ottobre su PC, PlayStation e Xbox, proprio come anticipavano alcuni leak.
Pensato per offrire ai tantissimi fan della serie un vero e proprio ritorno alle origini, con un'enfasi dunque sulle meccaniche stealth e il parkour, nonché sulle atmosfere degli episodi classici, il gioco ci metterà al comando di Basim durante le sue avventure sullo sfondo della Baghdad del IX secolo, rivelando le origini del nuovo, controverso protagonista della saga.
Dunque, come appare questo progetto? Ve ne parliamo nella nostra analisi del trailer del gameplay di Assassin's Creed Mirage.
Trailer del gameplay?
Come già accaduto ai tempi di Valhalla, anche il trailer del gameplay di Assassin's Creed Mirage è ben distante da quella che sarà l'azione vera e propria (insomma, le differenze con il filmato di Marvel's Spider-Man 2 sono parecchie), specie sul piano della resa visiva, ma prova in ogni caso a illustrare le situazioni con cui avremo a che fare nel corso della campagna.
Non è certamente un caso che il video si apra con Basim che salta dal tetto di un palazzo, estrae al volo la lama celata e trafigge un nemico schiacciandolo al suolo. Le sequenze successive ci introducono alle atmosfere e alla vivacità della città che fa da sfondo all'avventura, con il protagonista che cammina per le strade e si nasconde fra i passanti, fino a raggiungere una guardia alle spalle ed eliminarla.
"Benvenuto, Occulto", dice la voce di Roshan, la mentore del personaggio che abbiamo visto in Assassin's Creed Valhalla: L'Ultimo Capitolo. "Sei morto e poi sei stato riportato in vita", continua, descrivendo il processo che ha portato un ladruncolo dei bassifondi di Baghdad a diventare un abile membro della Confraternita, le cui capacità non sono in dubbio: qui il trailer si sofferma sul parkour, che ai movimenti tradizionali della serie aggiunge qualcosa di nuovo, come la possibilità di far cadere lunghi pali di legno per creare un passaggio da un edificio all'altro.
Avanti veloce, siamo nel mezzo di una missione e Basim viene istruito da un suo compagno: per addentrarsi in una fortezza nemica dovrà muoversi nell'ombra e approfittare della distrazione delle guardie, oppure mettere da parte gli scrupoli e ucciderle silenziosamente. Come al solito, saremo noi a decidere l'approccio che più si adatta al nostro stile, ma bisognerà capire se e quanto il gioco sarà permissivo nei confronti delle incursioni a viso aperto.
Sì, perché le sequenze del trailer sono molto chiare nel ribadire un certo tipo di gameplay fatto di osservazione, attente pianificazioni, spostamenti rapidi, chiavi rubate e porte da aprire (speriamo senza pedinamenti!), ma anche la tradizionale meccanica dell'attesa per fare in modo che il tempo passi, la luce lasci il posto alle tenebre e qualcosa nell'organizzazione degli avamposti cambi, consentendoci di approfittarne.
Dopodiché, inevitabilmente, ci saranno momenti in cui restare nascosti non sarà possibile e dovremo sguainare la spada: da questo punto di vista Assassin's Creed Mirage appare davvero spettacolare nelle animazioni dei combattimenti e Basim dà prova di essere un guerriero portentoso; tuttavia ci chiediamo se finalmente Ubisoft abbia imparato a gestire il bilanciamento della difficoltà, specie nelle fasi avanzate della campagna, quando lo sblocco di determinate abilità finisce per rendere i personaggi un po' troppo forti.
Sensazioni preliminari
Nato come un'espansione di Valhalla, Assassin's Creed Mirage si pone come un capitolo più compatto per la serie Ubisoft, potenzialmente "breve" ma intenso, e in tale frangente rappresenta senza dubbio un'importante opportunità per la casa francese, che può rivisitare le meccaniche degli episodi classici di questo franchise e adattarle alle esigenze e agli standard odierni, asciugandole e consolidandole.
Sul piano strutturale la mappa di Baghdad, di dimensioni più contenute rispetto agli sconfinati open world di Odyssey e Valhalla, ha l'occasione di proporre contenuti significativi piuttosto che meri riempitivi, e la speranza è che gli sviluppatori si siano sentiti davvero ispirati dalle atmosfere e dai colori di una città che in quel periodo storico aveva senza dubbio tanto da dare e da dire.
Certo, una demo vera e propria sarebbe stata più utile per aiutarci a comprendere davvero il gameplay di Mirage e le sue sfaccettature, il bilanciamento fra elementi già visti e novità assolute, che per il momento non appare particolarmente positivo; ma per il momento facciamoci bastare questa presentazione, in attesa dell'Ubisoft Forward che verrà trasmesso il prossimo 12 giugno, dove potremmo finalmente essere accontentati.
Nulla è reale, tutto è lecito: la storia di Basim merita senz'altro di essere raccontata e speriamo che gli sviluppatori riescano a farlo senza perdere di vista i ritmi della narrazione né mettendo in campo soluzioni poco interessanti. Del resto sono ormai passati quasi sedici anni dal debutto della serie e i tempi sono maturi per una rivisitazione illuminata. In attesa magari di un remake delle saghe di Altair ed Ezio con le tecnologie attuali...