La Cina starebbe usando Animal Crossing: New Horizons come scusa per mettere un ulteriore bavaglio alla popolazione e vietare le comunicazioni dei giochi online, soprattutto con persone straniere.
Quello che sta succedendo in queste ore in Cina con Animal Crossing: New Horizons ricorda in qualche modo le proteste di Overwatch di qualche mese fa conosciute come Blitzchung. I giochi online, infatti, sono spesso utilizzati dalle persone per far arrivare messaggi di protesta e dissenso all'interno della Cina. Cosa che ovviamente non va molto a genio al Governo di Xi Jinping.
A quanto pare il Chinese Communist Party (CCP) starebbe sfruttando questo ennesimo affronto per stringere ulteriormente le maglie di quello che ironicamente è stato soprannominato il Great (Fire)Wall, un gioco di parole che mescola la muraglia cinese con il firewall, la protezione che solitamente si utilizza in informatica per bloccare i malintenzionati all'esterno della propria rete.
Il sito Taiwannews sostiene che il partito comunista abbia notato un vuoto di autorità nei giochi multiplayer online, che consente alle persone di socializzare liberamente senza monitoraggio. Le metropoli locali si stanno affrettando a elaborare leggi per ampliare la portata della censura online nei videogiochi e persino per vietare ai giocatori di incontrarsi e chattare con le persone dall'altra parte del Great Firewall.
Anche i giochi online per giocatore singolo saranno soggetti a sorveglianza, poiché in Cina verrà implementato un nuovo meccanismo che costringerà ad utilizzare i nomi reali. Inoltre, la nuova legge non consentirà di avere giochi con zombi e piaghe, di modificare le mappe, il gioco di ruolo e la creazione di sindacati virtuali. Tutte regole che si ritiene siano state create come reazione a quello che dice Joshua Wong, attivista che non casualmente ha utilizzato Animal Crossing: New Horizons per veicolare il suo messaggio.
La nuova legge dovrebbe impedire ai cinesi di apprendere come il mondo sta reagendo alla gestione dell'epidemia da parte di Pechino, agli insabbiamenti del numero di morti legati al coronavirus e alle operazioni militari eseguite in questi giorni di crisi.
Le altre regole contenute nella nuova legge sono meno politiche. Includono un coprifuoco per il gioco online per i giocatori di età inferiore ai 18 anni (dalle 22:00 alle 8:00) e un tetto al quantitativo massimo di denaro che è possibile spendere in giochi online, una misura pensata per combattere la dipendenza da Internet.