Halo Infinite non sarà un capolavoro, o almeno è ciò che ha riferito un ex di 343 Industries parlando dell'importante esclusiva Microsoft e del suo sviluppo tormentato. Possiamo dunque considerare il gioco come l'ultimo passo falso di una divisione Xbox ormai diversa?
Inutile girarci intorno: il rinvio di Halo Infinite è stato clamoroso per tutta una serie di motivi: si trattava di un titolo di lancio di Xbox Series X|S ed era in lavorazione già da diverso tempo, ma a quanto pare nessuno si era accorto delle sue pur evidenti debolezze.
Stando alle parole dell'ex sviluppatore, i dirigenti di 343 Industries puntavano a realizzare un progetto molto ambizioso, che richiedeva una profonda revisione anche del motore grafico e ha implicato una montagna di lavoro senza tuttavia dare i risultati sperati.
Il già citato rinvio al 2021 sembra abbia consentito al team di apportare notevoli miglioramenti all'esperienza, visti anche di recente, ma non così profondi da rivoluzionare un progetto che probabilmente paga dazio anche per la sua natura cross-gen.
È strano pronunciarsi in questi termini, perché la strada imboccata dalla divisione Xbox sotto la guida di Phil Spencer sembrava aver risolto quasi tutti i problemi legati al periodo in cui il capo era Don Mattrick, ma sbagliare su di un titolo così importante non è normale e probabilmente in casa Sony non sarebbe accaduto.
Secondo alcune voci anche l'azienda giapponese ha le sue ossessioni e ormai da tempo sembra essersi affidata esclusivamente a determinati team di sviluppo, anche se poi spuntano fuori prodotti come Returnal e la tesi viene puntualmente rimessa in discussione.
Sembra quasi che con l'acquisizione di Bethesda e di tanti studi ricchi di esperienza e di talento, Microsoft abbia voluto guardare al di fuori delle proprie mura per trovare ciò che evidentemente ancora le mancava: la cinica capacità di mettere sul tavolo giochi davvero eccellenti e di farlo al momento giusto.
Halo Infinite sarà un ottimo titolo, ne siamo convinti, e la speranza è che si riveli anche superiore alle aspettative. Siamo però altrettanto convinti che la casa di Redmond sia perfettamente consapevole di ciò che è successo, di un controllo qualitativo che è mancato, di tempistiche sballate e di una direzione evidentemente poco efficace, e farà in modo che questo sia stato il suo ultimo passo falso.
Voi che ne pensate? Parliamone.