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God of War: tutto quello che c'è da sapere

Il nuovo God of War porta con sé parecchie novità per la serie

SPECIALE di Giorgio Melani   —   10/04/2018

Fin dalla sua presentazione, il nuovo God of War è stato foriero di sorprese per gli appassionati della serie e sinceramente non poteva essere altrimenti. L'accoglienza riservata ad Ascension è stata sintomatica di una certa obsolescenza raggiunta ormai dalla meccanica classica, certificata poi dalla riedizione del terzo capitolo in versione rimasterizzata che poteva far pensare a una preoccupante crisi di idee da parte di Santa Monica sull'argomento Kratos. Per questi motivi, gli sviluppatori hanno preferito provare una strada differente, scegliendo un percorso più rischioso - come dimostrato anche dai numerosi dubbi e critiche arrivate dai fan più tradizionalisti - ma dotato anche del potenziale interessante che hanno sempre le operazioni di rilancio in chiavi moderne. L'idea diffusa sul nuovo God of War è che si sia unchartizzato, così come diverse delle produzioni interne Sony sembrano essersi un po' omologate alla struttura dell'action game in terza persona a trazione narrativa, ma si porta anche dietro un bel carico di novità interessanti sul fronte del gameplay, che è poi l'elemento da sempre caratterizzante della serie e su cui si spera che anche il nuovo capitolo faccia leva. Diversi dubbi erano stati tolti già con l'Anteprima pubblicata dopo la prova della demo, a cui vi rimandiamo per le spiegazioni con dovizia di particolari sul gameplay, mentre qui ci limitiamo a fare una sorta di veloce panoramica sulle caratteristiche del nuovo titolo in arrivo il 10 aprile su PlayStation 4 da parte di Sony Santa Monica, con un excursus su tutte le varie informazioni e materiali video emersi nel giro degli ultimi mesi, che hanno contribuito a definire in maniera più netta il quadro del nuovo gioco.

Kratos il vichingo

Le novità più evidenti riguardano l'ambientazione e il protagonista: dopo la caratterizzazione ellenica dei capitoli classici, il nuovo God of War ci trasporta nelle fredde lande scandinave, a contatto con una mitologia completamente diversa come quella nordica, che a quanto pare potrebbe caratterizzare anche i prossimi capitoli della serie, anche se la questione non è ancora chiara (gli sviluppatori hanno inizialmente fatto pensare a diverse digressioni su mitologie differenti in futuro). Questo si porta dietro tutto un cast diverso di creature, boss, divinità e bestiari vari che devono essere collegati adesso alla mitologia norrena, determinando un netto cambiamento rispetto al passato. A ricalcare questa rottura, anche il protagonista appare decisamente diverso, non solo dal punto di vista estetico, con il nuovo Kratos che si presenta invecchiato e dotato di barba da redneck inferocito, ma anche sul fronte del carattere, visto il rapporto con il figlio Atreus che rappresenta la base fondamentale su cui è costruito l'intero gioco.

God of War: tutto quello che c'è da sapere


Questo ovviamente non significa che il Dio della Guerra sia diventato un'asceta dedito alla puericultura, ma la nuova condizione restituisce un'immagine sicuramente più umanizzata di Kratos. D'altra parte, la presenza di Atreus trova anche un interessante riflesso nel sistema di combattimento e di progressione, come vedremo più nel dettaglio nel paragrafo successivo, a dimostrazione di come la sua introduzione non sia stata una semplice trovata narrativa di facile impatto emotivo. Rimanendo sul piano formale, la terza novità più rilevante è data dalla regia, impiegata questa volta per raccontare una storia più strutturata e predominante rispetto a quanto visto nei capitoli precedenti. Nelle oltre 30 ore di gioco previste per completare la nuova epopea (si parla di un range di 25-35 ore che diventano 40 nel caso si voglia trovare tutto il trovabile) l'azione viene mostrata utilizzando sempre una stessa inquadratura, come se si trattasse di un lungo piano-sequenza senza tagli, stacchi o cambi di campo: una vera e propria sfida registica, nonché una scelta stilistica interessante di cui gli sviluppatori sembrano particolarmente orgogliosi.

In azione

Venendo al gameplay, le novità introdotte si concentrano soprattutto sul sistema di combattimento e sull'introduzione di un maggior numero di enigmi, con un'interazione più frequente e importante con gli scenari circostanti data anche da una maggiore apertura dell'ambientazione ad accogliere più percorsi diversi ed aree esplorabili anche attraverso imbarcazioni e modalità di spostamento alternative, tutte programmate in maniera tale da compensare i cambiamenti nel sistema di movimento che ora non prevede l'utilizzo del salto (altro elemento che ha destato un certo scalpore). Non c'è da aspettarsi rompicapo particolarmente impegnativi, ma un buon numero di situazioni diverse in cui trovare utilizzi alternativi delle armi o modi differenti di interagire con gli elementi dello scenario, interessanti digressioni che spezzano l'azione tra i combattimenti e riempiono bene la lunga campagna.

God of War: tutto quello che c'è da sapere


Per quanto riguarda il combattimento, un altro elemento che ha destato grossi dubbi è l'eliminazione totale dell'arsenale classico di Kratos, come le Spade del Caos, sostituito da un'unica arma: l'Ascia del Leviatano, che accompagnata allo scudo si offre a diversi utilizzi tra distruzione dei nemici e soluzione degli enigmi. Il sistema di combattimento è diventato più strategico, con una maggiore attenzione ai punti deboli dei nemici e alla necessità di approcciarli in maniera diversa anche nelle situazioni di mischia: elementi che concorrono a questa maggiore profondità sono il possibile utilizzo di oggetti dello scenario a proprio vantaggio e ancora la presenza costante di Atreus, che è elemento attivo durante le battaglie con gli attacchi a distanza attraverso l'arco. Kratos può indicare al figlio quali tiri eseguire e sfruttare l'immobilizzazione causata dalle frecce per scatenare con maggiore effetto i propri colpi devastanti. Infine, a rimarcare questa maggiore attenzione sugli elementi tattici è stato introdotto anche un nuovo sistema di progressione ed evoluzione dei personaggi, che consente di acquisire nuove abilità in battaglia anche con l'applicazione di rune dal potere diverso sull'Ascia del Leviatano e l'arco di Atreus.