Halloween è il momento perfetto per mettersi seduti davanti a un fuoco, infilare il marshmallow in un bastone per farlo abbrustolire un po', e ascoltare quell'amico con la voce profonda che si proietta la luce della torcia sul viso e ci racconta di quel videogioco horror che gli ha fatto rizzare i peli sulle braccia. Ecco, oggi quell'amico siamo noi di Multiplayer.it: in questo speciale da brividi vogliamo fare il punto della situazione dei videogiochi "di paura", raccontandone 6 6 6.
Chiaramente, non si parla di seicentosessantasei videogiochi (non basterebbero tutti i marshmallow del mondo per raccontarveli), ma abbiamo pensato a una formula originale per tirare le somme su un 2025 a tema horror che ha visto il ritorno di alcuni franchise storici, l'arrivo di una serie di piccoli titoli interessanti e, all'orizzonte, dei giganti nascosti da una fitta nebbia. Ecco quindi 6 videogiochi horror usciti nel corso di quest'anno, 6 piccole perle indie e 6 titoli che arriveranno nei prossimi mesi e che non vediamo l'ora di scartare come dolcetti, sperando che non si rivelino uno sgradito scherzetto.
6 horror usciti nel 2025
Cronos: The New Dawn
Il primo dei 6 videogiochi horror usciti quest'anno arriva, dopo il successo del remake di Silent Hill 2, sempre da Bloober Team. Una storia dove l'horror si fonde con lo sci-fi. La fusione è, in effetti, il tema centrale di Cronos: una pandemia negli anni '80 ha decimato gli esseri umani, combinandoli e dando vita a terribili creature mutanti. L'unica possibilità per salvaguardare il futuro è tornare indietro nel tempo e recuperare alcuni VIP che sapevano qualcosa sulla pandemia.
Nei panni di una Viaggiatrice del Tempo, si torna quindi a Cracovia, e più precisamente nel quartiere di Nowa Huta, parte dell'utopia comunista che voleva trasformare la Polonia in un centro nevralgico della lavorazione dei metalli in Europa. Il videogioco è un mix riuscitissimo di Resident Evil 4 e Dead Space: un survival horror tesissimo, dove le risorse sono contate e gli orrori che si affrontano sono in grado di assorbire i cadaveri dei loro simili per fortificarsi. Brutale, ma elegante e misurato, come lo abbiamo descritto nella nostra recensione.
Silent Hill f
Il Giappone degli anni '60 è un posto spaventoso, anche senza quella nebbia che comincia ad avvolgere Ebisugaoka, gettando nel panico Hinako Shimizu e i suoi amici. Amici, poi, è un parolone: invidie, gelosie, tradimenti e manipolazioni non mancano in una società che li vorrebbe incatenati a un certo modo di essere. Ma Hinako è una ribelle, anche se non è facile sopravvivere agli orrori del conformismo.
Dopo tanti anni di assenza, il brand di Silent Hill ritorna con un videogioco dove si scontrano tradizione e modernità. Sono tante le cose che cambiano rispetto al passato, ma l'essenza di Silent Hill, con i suoi scontri intergenerazionali e l'indagine dell'inconscio, è ancora lì. Peccato per un'attenzione esasperata all'azione, che di certo non rappresenta il meglio che Silent Hill f ha da offrire, ma la scrittura regala una parentesi emozionante sulla psiche di una donna fuori dal tempo. È proprio della scrittura che ci siamo innamorati, nella nostra recensione.
Dying Light: The Beast
Kyle Crane è stato rinchiuso per quindici anni, sottoposto a terribili esperimenti. E ora è comprensibilmente arrabbiato. Quindi, quando riesce finalmente a mettere il naso fuori dalla sua prigione e si trova davanti a un mucchio sterminato di zombie di cui disporre un po' come vuole, non gli sembra vero. Dying Light: The Beast è un enorme parco giochi dove sfogare tutte le frustrazioni del nostro protagonista.
C'è di più, ovviamente: un grande open world, quattro alberi delle abilità, di cui uno completamente dedicato alla "modalità bestia", la novità più rilevante di questo capitolo. Kyle può infatti trasformarsi in una spietata macchina di morte, capace di fare a fette chiunque si trovi davanti. Tornano ovviamente anche le abilità di parkour, vero e proprio marchio di fabbrica della serie, che ci consentono di attraversare agilmente la mappa. Per leggerne di più, vi rimandiamo alla nostra recensione.
Little Nightmares III
Alone e Low sono due bambini in un mondo di adulti disgustosi, persi nella loro burocrazia e nella smania di consumare tutto senza fine. I due protagonisti del terzo capitolo di Little Nightmares dovranno cooperare per sfuggire a una serie di ambientazioni da incubo: un circo spettrale, un lugubre orfanotrofio, una strana fabbrica di caramelle, solo per dirne alcune.
"Cooperare" è la parola chiave del gioco: per la prima volta nella serie, l'avventura si può affrontare in due giocatori, purtroppo solo online, senza co-op locale. Il cambio di sviluppatore, che da Tarsier Studio passa a Supermassive Games, non ha mescolato granché le carte: l'estetica è ancora quella, i puzzle sono sempre gli stessi, tutto è ancora quell'incubo inquietante che ci fece innamorare di Six. Si poteva sperare di più per il capitolo del cambiamento, ma anche questa volta il piccolo incubo è piacevole, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione.
Hell is Us
Nulla spaventa di più dell'orrore della guerra. Lo sa bene Remi, che torna a casa da soldato dopo essere scappato anni prima. Ma il posto che chiama casa è molto diverso da come se lo ricordava: una guerra civile lo ha dilaniato e, mentre i due popoli che lo abitano, sabiniani e palomisti, si sterminano a vicenda, l'inferno spalanca le sue porte riversando all'esterno delle orribili creature. Esseri bianchi e senza volto, che attaccano gli umani.
Così Remi è diviso nella sua missione: da una parte trovare le tracce della sua famiglia, che non vede da tempo e che spera sia ancora in vita in quell'orribile guerra fratricida; dall'altra fermare i mostri. Hell is Us è un videogioco unico nel suo genere: non c'è una mappa, non c'è un indizio a schermo, nessun indicatore che ti ricordi con chi devi parlare o dov'eri rimasto. È una sfida nella sfida: va studiato, interpretato ed eventualmente risolto. E il suo fascino è tutto qui: un oggetto desueto, raro, anche demodé, ma terribilmente affascinante, che fa paura mostrando i recessi più oscuri dell'animo umano. Per saperne di più, ecco la nostra recensione.
Vampire the Masquerade: Bloodlines 2
Ad Halloween non possono di certo mancare i vampiri. E quest'anno ce ne sono di illustri, dal momento che Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2 è il sequel di un videogioco di culto, basato sulle regole del World of Darkness. Il primo titolo ha ormai sulle spalle più di vent'anni, e Bloodlines 2 ha dovuto superare numerosi intoppi produttivi prima di finire tra le zanne di The Chinese Room.
Come ci si poteva aspettare dal curriculum dei suoi creatori, l'avventura dà il meglio di sé dal punto di vista narrativo, con una storia molto intrigante che racconta di un antico vampiro, il Nomade, che si risveglia nel corpo di un detective Malkavian, Fabien. Dei simboli sulla pelle gli impediscono di abbandonare i confini della città, e per risolvere il mistero dovrà avere a che fare con tutta la comunità vampirica. Il sistema di combattimento è meno rifinito, e alcune asperità tradiscono le difficoltà produttive del gioco... ma nemmeno un paletto nel cuore può fermare i vampiri nella notte delle streghe. Qui potete leggere la nostra recensione.
6 horror indie da non perdere
No, I'm not a Human
Per la prima delle 6 perle indie... qualcuno sta bussando alla porta! Potremmo farlo entrare, dal momento che fuori il mondo è tutt'altro che al sicuro tra eruzioni solari e strane entità che divorano gli esseri umani. O almeno, questo è ciò che dice la TV. E dice anche che queste entità hanno assunto l'aspetto di esseri umani, che ti ingannano chiedendoti di farli entrare. E allora, a questo punto, bisogna prendere una scelta: salvare chi è fuori o lasciarlo morire?
No, I'm not a Human è un videogioco sulla paranoia, sulla paura dell'estraneo, sul controllo dei media. Attraverso i notiziari veniamo a sapere quali sono i segnali di riconoscimento dei mostri, e ogni giorno possiamo condurre scrupolosi test sui nostri coinquilini. Ogni notte, invece, si ripresenta lo stesso lacerante dubbio: salvare esseri umani o diventare cibo per mostri?
Tormented Souls 2
Arriva dal Cile questo omaggio sentito ai survival horror dell'epoca d'oro. Dopo il buon successo del primo capitolo, Caroline Walker e sua sorella Anna sono attese in un convento a Villa Hess, dove pare che suor Lucia possa aiutare la più piccola a superare i suoi traumi. Ovviamente, bastano pochi minuti per capire che le cose non andranno secondo i piani, e che invece Caroline dovrà combattere per andarsene tutta intera e con sua sorella sotto braccio.
Telecamere fisse, stanze di salvataggio, enigmi ambientali da risolvere cercando chiavi e oggetti per proseguire nell'esplorazione di questa lugubre cittadina: Tormented Souls 2 ha tutti gli ingredienti in regola per riportarci a quei pomeriggi spesi sui primi Resident Evil, impazzendo tra chiavi di ogni forma e dimensione per aprire quel cancello rimasto chiuso per ore. L'ambientazione e il sottotesto religioso creano un'atmosfera squisitamente spettrale.
Luto
Cos'è un fantasma? E perché ne abbiamo paura? Luto parte dal fantasma di un illustre "morto" videoludico, ovvero P.T., il teaser di Silent Hills, per mettere su uno spettacolo allo stesso tempo commovente e spaventoso: un uomo intrappolato in una spirale di dolore a seguito di un terribile lutto.
Luto sa essere toccante e molto profondo, ma non lesina sugli spaventi: l'appartamento che ci tiene prigionieri ha tutte le caratteristiche della tipica casa infestata, e i suoi corridoi bui sono esattamente il posto in cui non vorresti essere. Siamo soli, fatta eccezione per la persistenza di qualche fantasma, figlio dell'iconografia - anche un po' buffa - del lenzuolo. Eppure questo non smorza la tensione che Luto sa costruire con i suoi spettri, anche solo lasciandoli fermi in un angolo. A osservarci. Ne abbiamo parlato nella recensione.
Dead Take
Il mondo dello spettacolo è come l'inferno: un insieme di esseri viziosi, affamati di altro, senza mai conoscere il dolce sapore della soddisfazione. Almeno, è questo quello che viene fuori giocando Dead Take, un interessante esperimento horror che tra le sue fila conta attori come Neil Newbon, Ben Starr, Alanah Pierce, Laura Bailey e superstar del videogioco come Sam Lake.
Dead Take è un viaggio di sola andata all'interno della villa di un famoso regista hollywoodiano, impegnato nella realizzazione della sua nuova pellicola. Vestiamo i panni di un attorucolo che non è mai riuscito a sfondare, e che forse non sa ancora a cosa è necessario rinunciare per sguazzare dove solo i soldi, la fama e il successo hanno importanza. Un'esperienza inquietante che vi abbiamo raccontato nella nostra recensione.
The Midnight Walk
Che fine farebbe il mondo senza il sole? Un universo spaventoso, dove il gelo, il buio e la paura hanno trasformato intere comunità in villaggi spettrali. Ecco, il Burned One, il bruciato, parte per un pellegrinaggio che lo condurrà insieme al suo amico Pot Boy in queste terre desolate, abitate solo dal rimorso e dal rimpianto di chi non ha più un briciolo di calore umano in corpo. È la Midnight Walk, la strada della mezzanotte, l'unica che può riaccendere la luce del mondo.
Questa favola folk, accompagnata da una colonna sonora straordinaria, è realizzata interamente a partire da modellini di creta, poi digitalizzati e animati con una tecnica che simula la stop motion. C'è qualche spauracchio da evitare, che vorrà acciuffarvi per farvi fuori in un sol boccone, ma essenzialmente è la malinconia a fare da padrone per tutto il viaggio. Come raccontiamo nella nostra recensione, un gioiellino che potrebbe ricordare Nightmare Before Christmas.
Look Outside
Quando Sam si sveglia, sente un irrefrenabile bisogno di guardare fuori dalla finestra. Per fortuna desiste quando la sua vicina gli racconta un'orribile storia: chiunque guardi fuori è condannato a diventare un mutante. Sam non ci crede, ma poi vede che fine hanno fatto quegli impiccioni dei vicini e cambia idea. Dovrà resistere nel suo condominio il più a lungo possibile, senza mettere il naso all'esterno.
Questo piccolo e strano gioco di ruolo è un videogioco che pesca dagli albori dei survival horror, guardando a Sweet Home, il progenitore di Resident Evil. Sam dovrà riuscire a barcamenarsi all'interno del comprensorio, affrontando terribili vicini e riuscendo a tirare dritto per ben quindici giorni. Deve rispettare una sola regola: mai guardare fuori.
6 horror in arrivo
Resident Evil Requiem
Il primo dei 6 videogiochi horror in arrivo non poteva che essere il franchise più famoso al mondo. In effetti, Resident Evil Requiem non ha bisogno di presentazioni. Questa volta il titolo di Capcom cambia look e ritmo: la protagonista è Grace Ashcroft, figlia di una vecchia conoscenza di Resident Evil Outbreak. Grace, agente dell'FBI, dovrà indagare sul Wrenwood Hotel, lo stesso posto dove è morta sua madre Alyssa.
Le cose cambiano, si diceva, perché Requiem sembra avvicinarsi molto alle meccaniche del survival horror stealth, ben lontane da ciò che Resident Evil è sempre stato: un videogioco in cui si affrontava il male imbracciando un fucile a pompa. Grace, invece, sembra limitarsi a fuggire dal suo inseguitore: un'enorme strega alta tre metri che non le lascia scampo. Non manca molto tempo, perché arriverà a febbraio, ma sappiamo ancora poco del gioco. E non vediamo l'ora di scoprirne di più.
Clive Barker's Hellraiser: Revival
Hellraiser è uno dei franchise horror cinematografici più famosi degli anni '80, e il suo protagonista, il cenobita Pinhead, è diventato simbolo di un certo modo di intendere l'horror che mescola pulsioni sessuali, piacere sadomasochistico e dannazione eterna.
Create dallo scrittore Clive Barker, le creature di Hellraiser rappresentano demoni infernali che provano piacere nel torturare quegli esseri umani così sciocchi da stringere patti con loro. Il modo in cui arrivano a loro è attraverso un antico manufatto, il Cubo di Lemarchand. Anche nel nuovo videogioco firmato Saber Interactive, il cubo finisce nelle mani di Aidan e Sunny, costretti ad affrontare le conseguenze della loro sfrontatezza. Non ha ancora una data d'uscita precisa, ma noi lo abbiamo provato ed ecco le nostre impressioni.
Fatal Frame II: Crimson Butterfly Remake
È uno dei survival horror più amati dell'epoca PlayStation 2. Ideato da Makoto Shibata, che aveva già terrorizzato un'intera generazione di giocatori con il primo Fatal Frame. Questa volta, due sorelle si perdono in un bosco e finiscono in un villaggio maledetto, abitato da fantasmi rancorosi vittime di un antico rituale. L'unico modo per esorcizzarli? Una macchina fotografica: la Camera Obscura.
Dopo oltre vent'anni arriva il remake di uno dei videogiochi di culto degli anni Duemila. Crimson Butterfly segna il ritorno del franchise, fermo ormai da diversi anni, dal momento che l'ultimo capitolo originale è Fatal Frame: Maiden of Black Water, uscito nel 2014. Non sappiamo molto di come saranno reinventate alcune meccaniche del gioco, che oggi potrebbero risultare un po' antiquate, ma siamo sicuri che tensione e atmosfera saranno preservate.
OD Knock
Torniamo a quell'illustre "morto" videoludico: OD è l'erede diretto di P.T. dal momento che condividono la mente creativa alle loro spalle: Hideo Kojima. Dopo aver spaventato tutti con la sua "demo", questa volta Kojima sembra intenzionato a portare a termine l'opera. Anche se, come al solito, è essa stessa un mistero.
Kojima ce l'ha presentata come una sorta di serie antologica, composta da diversi episodi, ognuno curato da un autore differente. Il suo capitolo si intitolerà Knock. Nell'ultimo trailer abbiamo visto l'attrice Sophia Lillis cercare di portare a termine un misterioso rituale, per poi essere sorpresa alle spalle da un'enorme creatura. Ma nel progetto sono coinvolti altri nomi importanti dell'horror cinematografico, come Jordan Peele. Staremo a vedere: quel che è certo è che Kojima non ci lascia mai indifferenti.
Reanimal
Qualcuno dice già che Reanimal è il vero Little Nightmares 3. Il perché è presto spiegato: si tratta del nuovo progetto dei Tarsier Studios, che nel 2017 diedero vita alle avventure di Six e poi, nel 2021, realizzarono anche Little Nightmares 2.
Il gioco sembra fedele allo stile da favola oscura, pur con tinte horror più accese rispetto al passato. Racconta ancora la storia di due ragazzini, due fratelli che si recano su un'isola misteriosa per salvare i loro amici, ma devono affrontare una serie di creature mutate che danno loro la caccia. Si potrà giocare in due, questa volta anche in locale oltre che online, e siamo curiosi di scoprire quali piccoli incubi Tarsier avrà pensato per i giocatori. Ne abbiamo comunque già avuto un piccolo assaggio.
ILL
ILL è stato a lungo un progetto senza futuro: una straordinaria e disgustosa tech demo, troppo bella per essere vera, che secondo molti appassionati non avrebbe mai avuto una reale data d'uscita. Poi ILL ha mostrato di nuovo il suo brutto muso pieno di zanne accuminate qualche mese fa, perfino con uno spezzone in game.
Gli sviluppatori di Team Clout hanno spinto il piede sull'acceleratore per rendere il loro videogioco il più inquietante possibile. ILL sembra un horror basato sulle trasformazioni del corpo, con un'attenzione particolare per le deformità e per il modo in cui la carne umana può torcersi, spezzarsi o ridursi in frantumi. È comunque lecito chiedersi quando arriverà, dal momento che, nonostante le conferme recenti, ILL non ha ancora una data d'uscita. Non sarà mica lui lo "scherzetto" di Halloween che non ci meritiamo?


 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
  