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Le notizie più importanti della settimana dal 9 al 15 ottobre

La settimana sta per concludersi: quali sono state le notizie più importanti? Dalla nostalgia alle curiosità, dagli annunci alle polemiche, ecco il nostro tradizionale recap.

RUBRICA di Tommaso Pugliese   —   15/10/2022

Riecco l'appuntamento con le notizie più importanti della settimana: anche stavolta un variegato mix di curiosità, annunci, rumor e ovviamente polemiche, queste ultime legate immancabilmente allo scontro fra Sony e Microsoft in relazione all'acquisizione di Activision Blizzard, che sembra aver trovato qualche intoppo presso l'antitrust inglese.

Detto questo, è stata senz'altro la settimana dei ricordi nostalgici, quelli legati alla prima PlayStation per un semplice tweet di Sony, ma anche della presentazione del Meta Quest Pro, del crollo del mercato PC, degli incassi di Xbox Game Pass e dell'oggetto misterioso comparso sulle mensole dell'ufficio di Phil Spence: si tratta davvero di Project Keystone, il set-top Xbox dedicato al cloud?

PlayStation 1 collegata a un televisore da 420 pollici

PlayStation
PlayStation

A volte basta una breve clip o un effetto sonoro particolare per risvegliare i ricordi e fare un botto di visualizzazioni: lo sa bene Sony, che nei giorni scorsi ha pubblicato su Twitter un semplice post in cui viene mostrata una PlayStation 1 collegata a un televisore da 420 pollici, con la sequenza dell'accensione della console e l'iconico logo che campeggia sull'enorme schermo scelto per l'occasione.

Inutile dire che i like, i commenti e le condivisioni del tweet sono stati massicci, da parte di una folta schiera di appassionati e videogiocatori della vecchia guardia che hanno vissuto quel periodo storico e lo ricollegano ovviamente a tanti bei ricordi della loro infanzia o adolescenza, quando si premeva il tasto power sulla prima console Sony e si rimaneva per qualche secondo in attesa di essere sorpresi dal gioco di turno.

Qualche anno fa abbiamo pubblicato uno speciale per ripercorrere la storia di PlayStation, una piattaforma nata fra le perplessità di chi reputava l'azienda giapponese incapace di competere in un settore che non le apparteneva e che ai tempi era dominato da Nintendo e SEGA.

Le cose, tuttavia, sono andate diversamente e oggi quella sequenza di accensione, quell'effetto sonoro caratteristico, hanno significati ben precisi per milioni di persone.

Meta Quest Pro annunciato con caratteristiche e prezzo

Meta Quest Pro
Meta Quest Pro

Finalmente l'azienda di Mark Zuckerberg ha annunciato Meta Quest Pro, il nuovo visore per la realtà virtuale nato con in mente il metaverso e caratterizzato da specifiche tecniche di straordinaria rilevanza, che includono un display con risoluzione 1800 x 1920 per occhio, frequenza di aggiornamento da 90 Hz, processore Snapdragon XR2-Plus, 12 GB di RAM e 256 GB di storage interno.

Un mostro di potenza relativamente al settore dei dispositivi VR, ma che arriverà nei negozi a un prezzo tutt'altro che accessibile, pari a ben 1.799€ in Italia: una cifra che finirà per limitare la diffusione dell'apparecchio, rimandando ancora una volta lo sdoganamento di una tecnologia che da troppo tempo viene considerata come la "next big thing" nell'ambito dell'intrattenimento elettronico.

Crollo del 15% per il mercato PC

Un PC da gaming
Un PC da gaming

Brutte notizie per il mercato PC, che ha subito un crollo del 15% nel corso del terzo trimestre del 2022, confermando un trend preoccupante che in pratica va avanti dal termine del periodo di lockdown dovuto alla pandemia, che aveva fatto segnare numeri stratosferici per via del fatto che la maggior parte delle persone era costretta in casa e aveva approfittato della situazione per acquistare nuovo hardware.

Fra le aziende di maggior successo solo Apple è riuscita a totalizzare vendite superiori rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre Lenovo, prima in ambito PC, ha registrato un -16,1% con 16,9 milioni di unità vendute. A seguire HP (-27,8% con 12,9 milioni di unità vendute), Dell (-21,2%, 12 milioni di unità vendute) e ASUS (-7,8%, 5,5 milioni di unità vendute).

Microsoft rivela quanti soldi ha ricavato da Xbox Game Pass nel 2021

Xbox Game Pass, un artwork ufficiale
Xbox Game Pass, un artwork ufficiale

La domanda che tutti si pongono, dagli appassionati agli addetti ai lavori, è se gli abbonamenti all-you-can-play siano sostenibili e dunque quale sia l'entità degli incassi che garantiscono alle aziende che li promuovono. Ebbene, Microsoft ha rivelato quanti soldi ha ricavato da Xbox Game Pass nel 2021, fornendo finalmente una risposta a tali interrogativi: 2,9 miliardi di dollari, considerando solo la sottoscrizione console.

Si tratta, a conti fatti, di circa il 20% del fatturato annuo della divisione Xbox: una somma considerevole in assoluto ma probabilmente inferiore a quelli che sono gli obiettivi della casa di Redmond, che punta forte sul Game Pass, tanto da voler quasi monopolizzare il proprio business. Inutile dire che le rivelazioni arrivano dalle carte che l'azienda ha inviato agli enti regolatori internazionali in merito alla discussione sull'acquisizione di Activision Blizzard.

La NVIDIA RTX 4090 Ti è stata cancellata perché ha il brutto vizio di sciogliersi

NVIDIA RTX 4090
NVIDIA RTX 4090

Da un grande potere derivano grandi temperature, e pare che NVIDIA lo abbia scoperto nella maniera peggiore. Se infatti qualcuno si fosse chiesto come mai la nuova generazione di GPU dell'azienda californiana non includa una RTX 4090 Ti, il perché è presto detto: la produzione di questo modello è stata cancellata perché la scheda si scioglie durante l'utilizzo.

Per il momento si tratta di un semplice rumor che la compagnia si guarda bene dal confermare, ma sembrerebbe che i test condotti sulla RTX 4090 Ti siano stati drammatici, con la GPU che faceva scattare allarmi, fondeva alimentatori e si scioglieva lei stessa a causa delle temperature elevatissime raggiunte, dovute alla straordinaria potenza della scheda video. Troppo per ora? Così pare.

Project Keystone è l'oggetto misterioso nell'ufficio di Phil Spencer?

Phil Spencer, l'uomo delle mensole
Phil Spencer, l'uomo delle mensole

Nel corso degli anni sono state diffuse vere e proprie leggende riguardanti le famose mensole dell'ufficio di Phil Spencer e ciò che il CEO di Microsoft Gaming vi posizionava sopra. Spesso si trattava di oggetti da collezione legati a questo o quel gioco, in alcuni casi di dispositivi non ancora annunciati ufficialmente, come accaduto in maniera clamorosa con Xbox Series S.

Ebbene, stavolta sembra che l'oggetto misterioso comparso sulle mensole dell'ufficio di Phil Spencer sia in realtà Project Keystone, nome in codice del tanto chiacchierato set-top box (o, meglio, set-top Xbox) disegnato esclusivamente per il cloud. Un apparecchio di dimensioni molto contenute, che si dice verrà messo in commercio a un prezzo di appena 99 dollari con incluso un controller Xbox e che consentirà appunto di accedere al catalogo Game Pass in streaming su qualsiasi schermo.

I fan di Street Fighter 6 creano dei capolavori di bruttezza

Street Fighter 6, la schermata dell'editor
Street Fighter 6, la schermata dell'editor

Capita talvolta che consegnare ai fan determinati strumenti possa dar vita a eventi inaspettati, che è più o meno ciò che è successo con i capolavori di bruttezza di Street Fighter 6 creati grazie all'editor dei personaggi. Galeotta è stata la closed beta del nuovo picchiaduro Capcom: tanti utenti hanno approfittato dell'occasione per dar vita ai propri guerrieri, peccato fossero letteralmente inguardabili.

Le regolazioni che consentono di modificare i volumi delle varie parti del corpo hanno svolto un ruolo di primo piano nella genesi di tali mostruosità, ed è così che i server di Street Fighter 6 si sono riempiti di tizi con le gambe a stecco e il torace immenso, oppure grassoni con la testa minuscola, o ancora freak dotati di cosce gigantesche e di braccia sottilissime.

La mappa di GTA 6 sembra essere molto più grande di quella di GTA 5

GTA, un artwork ufficiale
GTA, un artwork ufficiale

Dopo il clamoroso leak di GTA 6, forse la fuga di materiali più grave di sempre in ambito videoludico, continuano ad arrivare inevitabilmente nuovi dettagli sul prossimo capitolo della serie targata Rockstar Games. L'ambientazione svolgerà senza dubbio un ruolo di primo piano nel gioco, e sembra che la mappa di GTA 6 sia molto più grande di quella di GTA 5.

Il confronto è stato effettuato da alcuni utenti sulla base appunto dei video trafugati, da cui sono state ricavate le coordinate relative al mondo di gioco: un metro di paragone piuttosto affidabile. Che dire? A conti fatti si tratta di uno sviluppo prevedibile per un'esperienza open world così ambiziosa, che stando ad alcune voci avrebbe avuto a disposizione un budget da oltre 2 miliardi di dollari.

Sony ha paura di Microsoft per Call of Duty, teme che gli utenti passino a Xbox

Call of Duty: Modern Warfare 2, un soldato di pattuglia
Call of Duty: Modern Warfare 2, un soldato di pattuglia

Fra le notizie più importanti della settimana spiccano i nuovi episodi della polemica fra PlayStation e Xbox in merito all'acquisizione di Activision Blizzard, attualmente al vaglio delle autorità internazionali. Ebbene, pare che Sony abbia paura di Microsoft per Call of Duty e teme che gli utenti passino a Xbox anche senza esclusiva, o almeno è ciò che l'azienda giapponese ha riferito all'antitrust inglese.

Il ragionamento in effetti è molto semplice: assodato che i prossimi episodi della serie sparatutto saranno disponibili dal day one su Xbox Game Pass, senza alcun costo aggiuntivo, la cosa potrebbe spingere i giocatori PlayStation con una particolare predilezione per Call of Duty a passare alla concorrenza, anche senza che il gioco diventi effettivamente un'esclusiva per le piattaforme Microsoft.

Microsoft acquisisce studi e rende i loro giochi esclusive, dice l'antitrust UK

Xbox Studios
Xbox Studios

Chiudiamo con una notizia che riguarda anche in questo caso l'antitrust UK, autorità che nei giorni scorsi ha fatto piuttosto irritare la casa di Redmond. Una delle cause risiede senza dubbio nel report stilato dall'ente regolatore inglese, secondo cui Microsoft acquisisce studi e rende i loro giochi esclusive: un comportamento riscontrato dalla CMA in più occasioni.

Il documento ha fatto molto discutere, per più di un motivo. Da un lato è assolutamente legittimo che un'azienda che acquista un team di sviluppo lo faccia per assicurarsi i suoi prodotti in esclusiva, una condotta che peraltro anche Sony ha tenuto nel corso degli anni. Immaginiamo tuttavia che in questo caso specifico il ragionamento sia legato alla possibilità o meno che anche Call of Duty abbia la stessa sorte, ed è propabilmente quello il punto che l'antitrust voleva mettere in evidenza. Voi che ne dite?