"È bello vedere il team di Rare che sta lavorando su Everwild fare progressi". A pronunciare queste parole è stato Phil Spencer, non anni fa, ma nel febbraio del 2025, durante un'intervista del podcast di XboxEra. Sono passati appena cinque mesi e Everwild è appena stato ufficialmente cancellato. Ed è solo una delle tante vittime dell'ondata di licenziamenti che nelle ultime ore ha colpito i team interni di Microsoft, coinvolgendo circa 9000 dipendenti. Tra gli studi più colpiti ci sono King e Bethesda e tra i progetti abbandonati, oltre a Everwild (che sarebbe stato il primo titolo Rare dal 2018, anno di uscita di Sea of Thieves), c'è anche Blackbird, nome in codice del nuovo MMORPG sviluppato da ZeniMax.
Tra le cancellazioni più simboliche, però, c'è quella del reboot di Perfect Dark. Una decisione che ha comportato anche la chiusura di The Initiative, studio fondato nel 2018 da veterani dell'industria come Darrell Gallagher (ex Crystal Dynamics), che non è riuscito a pubblicare nemmeno il suo primo videogioco. Anche in questo caso, Spencer aveva più volte espresso entusiasmo per il progetto, sottolineando il valore e l'importanza di un personaggio femminile come Joanna Dark nel portfolio di Xbox dominato perlopiù da protagonisti maschili.
Perfect Dark aveva comunque avuto più di qualche problema durante lo sviluppo: annunciato nel corso dei The Game Awards 2020, era stato protagonista di una serie di cambi al vertice abbastanza importanti, e di un intervento in corsa da parte proprio di Crystal Dynamics che avrebbe partecipato attivamente allo sviluppo del videogioco. Il progetto era entrato in stallo per divergenze creative tra i due studi, tanto che, un anno fa, il giornalista Jeff Grubb aveva definito lo stato dei lavori "ancora grezzo". Recentemente, invece, i fan erano tornati a sperare sulla buona riuscita del progetto, che sembrava perfino sul punto di diventare multipiattaforma. L'ultima apparizione pubblica risale all'Xbox Game Showcase del 9 giugno 2024. Ora sappiamo che era davvero l'ultima.
La quarta grande ondata di licenziamenti in meno di due anni
I tagli attuati da Microsoft non si fermano purtroppo qui e la lista è molto lunga, dal momento che diversi degli studi Xbox sono stati colpiti. Compulsion Games, gli autori del recentissimo South of Midnight, avrebbero perso parte dello staff, così come Undead Labs, al lavoro su State of Decay 3. Anche il reparto QA di Mojang, team dietro al colosso Minecraft, sarebbe stato ridotto. Secondo il giornalista Jason Schreier di Bloomberg, Turn 10, studio responsabile dello sviluppo dei Forza Motorsport sarebbe stato colpito da licenziamenti che hanno coinvolto il 50% dei dipendenti, ovvero circa 70 persone.
I tagli non hanno risparmiato nemmeno il campione di Activision Blizzard, ovvero Call of Duty, dal momento che Sledgehammer Games, Raven Software e High Moon Studios (team di supporto per Warzone) hanno visto i loro organici ridursi. Così come King, lo studio dietro a Candy Crush, ha perso circa il 10% della sua forza lavoro, pari a 200 persone. Blizzard ha annunciato che non ci saranno nuovi contenuti per Warcraft Rumble, in seguito ad alcuni cambi di ruolo interni e ad alcuni licenziamenti che coinvolgeranno più di 100 persone.
Il bilancio è ancora impreciso, ma i numeri sono già impressionanti. Microsoft ha infatti annunciato di aver tagliato il 4% della sua forza lavoro. Su un totale di 228.000 dipendenti si parla di 9000 posti di lavoro. Una cifra che spaventa e preoccupa, specialmente alla luce del fatto che si tratta della quarta grande ondata di licenziamenti in meno di due anni. A maggio del 2025 erano già stati tagliati circa 6000 posti di lavoro, e all'epoca quello era stato definito il più grande ridimensionamento interno degli ultimi due anni, seguiti da circa altri 300 licenziamenti all'inizio di giugno.
Nel 2024, la situazione non era stata molto diversa: a gennaio Microsoft aveva licenziato 1900 dipendenti di Activision Blizzard, Bethesda e altri team interni, seguiti da altri 1000 tra i team di HoloLens e Azure cloud nel mese di giugno. In quella stessa tornata erano stati chiusi anche Alpha Dog Games, Roundhouse Games, Arkane Austin, dopo il fallimento del loro Redfall, e Tango Gameworks (che era stata elogiata da Mark Booty, a capo degli Xbox Game Studios per il successo del loro Hi-Fi Rush). A settembre, altri 650 dipendenti della divisione Xbox erano stati coinvolti in un'ulteriore ristrutturazione legata all'acquisizione di Activision Blizzard. Nel 2023, Microsoft aveva licenziato circa 10000 dipendenti.
Presente e futuro di Xbox
Chiaramente le dichiarazioni ufficiali non si sono fatte attendere. Matt Booty ha confermato che attualmente sono in sviluppo circa 40 progetti e che questi tagli sono "una misura per preparare i nostri team a un maggior successo in un panorama industriale in continua evoluzione". In una nota inviata internamente ai dipendenti, Phil Spencer ha parlato di "decisioni difficili, che avranno impatto sui nostri colleghi e sulla nostra organizzazione", riconoscendo il paradosso di un momento in cui Xbox vanta "più giocatori e più giochi che mai, e la nostra piattaforma, il nostro hardware e la nostra roadmap di uscite non sono mai stati così solidi". Eppure, ha aggiunto, "dobbiamo fare scelte ora per continuare ad avere successo negli anni a venire. Questa strategia si basa sulla disciplina nel dare priorità alle opportunità migliori". Chiude la sua nota scrivendo: "A tutti i nostri studi, grazie. La vostra creatività e resilienza continuano a definire chi siamo".
Questa quarta ondata di tagli arriva appena dopo che Sarah Bond, presidente della divisione Xbox, ha annunciato un futuro rivoluzionario per la piattaforma Xbox. Nelle scorse settimane Bond ha dichiarato che le prossime console Xbox saranno aperte ad altri store digitali come Steam o Epic Games Store, e avranno un OS non più proprietario, bensì basato su Windows. Dichiarazioni che hanno provocato forti reazioni. Mike Ybarra, ex presidente di Blizzard, ha parlato di un team "confuso sulla direzione da intraprendere", mentre Laura Fryer, una delle figure chiave della nascita di Xbox, ha paventato la fine dell'hardware prodotto internamente da Microsoft in favore di quello realizzato da terze parti, come l'imminente ASUS ROG Xbox Ally X e il visore Meta Quest S3 Xbox Edition. Per la Fryer, questo è il sintomo di una lenta, ma inesorabile uscita dal business delle console.
Secondo la giornalista Clare Duffy della CNN, questa ennesima tornata di tagli si inserisce in un contesto aziendale in rapida trasformazione, in qualche modo connesso alle dichiarazioni di Satya Nadella, CEO di Microsoft, che hanno fatto molto discutere all'inizio di quest'anno. Ospite alla conferenza LlamaCon di Meta, durante una discussione con Mark Zuckerberg, Nadella ha dichiarato che circa il 30% del codice che oggi viene scritto in Microsoft è generato dall'intelligenza artificiale e che per questo motivo l'azienda sta investendo miliardi di dollari in infrastrutture per ampliare l'uso di IA come Copilot.
Chiaramente, anche Clare Duffy ammette che non è facile stabilire un nesso diretto tra l'adozione crescente delle IA e la riduzione del personale, ma il tempismo solleva interrogativi legittimi. Specialmente considerando le recenti dichiarazioni del CEO di Amazon, Andy Jassy, che ha esplicitamente dichiarato che l'intelligenza artificiale aiuterà l'azienda a ridurre il numero di dipendenti. Nell'ultimo trimestre, quello che si è chiuso il 31 marzo, Microsoft ha registrato oltre 25 miliardi di dollari di utile netto, in crescita del 18% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente grazie alle ottime performance del business cloud e dei servizi legati all'intelligenza artificiale.
Come questi tagli influiranno su di un'industria creativa che si basa sulla visione artistica e autoriale dei progetti ancora non è chiaro, così come non sappiamo se si tratta dell'ultima ondata di tagli che coinvolgerà Microsoft o altri attori del settore. Staremo a vedere.