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Il 2022 dei videogiochi in sintesi

Ripercorriamo cos'è accaduto nel mondo dei videogame durante gli ultimi dodici mesi fra lanci, annunci e sorprese: ecco il 2022 dei videogiochi in sintesi.

Il 2022 dei videogiochi in sintesi
SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   27/12/2022

Quali sono gli eventi che hanno caratterizzato il 2022 dei videogiochi? L'anno che si appresta a concludersi non è stato semplice: ci ha visti uscire da una pandemia, ma portiamo ancora addosso gli strascichi di una crisi dei semiconduttori che in qualche modo continua a mordere, influenzando anche e soprattutto la produzione di console e GPU. Senza considerare la guerra in Ucraina che, in un modo o nell'altro, ha influenzato tutto il mondo.

L'industria videoludica ha provato a tenere botta e in molti casi ci è riuscita, con diversi progetti inizialmente previsti per il 2021 che hanno fatto il proprio debutto quest'anno, ma altri ancora che sono invece stati spostati al 2023. Dopodiché abbiamo assistito ad annunci, reveal e sorprese che non hanno mancato di entusiasmare gli appassionati: ecco la nostra sintesi di ciò che è successo.

Acquisizioni

Xbox Studios, un collage dei team di sviluppo
Xbox Studios, un collage dei team di sviluppo

Senza dubbio la voce più rilevante fra i vari accadimenti del 2022, il capitolo delle acquisizioni ha prodotto discussioni e polemiche che terranno banco anche nei mesi a venire, visto che alcune di queste operazioni non sono ancora state finalizzate né sappiamo se andranno o meno a buon fine.

Il riferimento è in particolare all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, annunciata ufficialmente lo scorso gennaio e attualmente in fase di approvazione da parte degli enti regolatori internazionali, che dovrebbero esprimersi fra qualche settimana sebbene ci sia l'importante incognita dell'antitrust USA, che ha deciso di portare Microsoft in tribunale per bloccare tutto.

Quasi in risposta alla mossa della casa di Redmond, alla fine di gennaio PlayStation ha comprato Bungie per 3,6 miliardi di dollari, garantendo che gli autori di Destiny continueranno a operare in un contesto multipiattaforma ma assicurandosi in questo modo l'esperienza e le capacità di uno studio che ha ampiamente dimostrato di saperci fare con le esperienze online competitive: un settore in cui Sony non è particolarmente ferrata.

A marzo la casa giapponese ha quindi acquisito Haven, l'azienda fondata anche da Jade Raymond, che a quanto pare sta lavorando ad almeno un progetto di grande rilevanza, mentre a maggio c'è stata la clamorosa acquisizione di Crystal Dynamics, Eidos Montreal e le loro IP da parte di Embracer Group, che ha comprato gli studi e i relativi asset da Square Enix, arricchendo in tal modo il proprio portfolio in maniera sostanziale.

Destiny 2, lo sparatutto di Bungie
Destiny 2, lo sparatutto di Bungie

Solo poche settimane dopo, Embracer ha messo a segno anche l'acquisto di Tripwire, Limited Run Games e altre sei aziende, nonché i diritti per la realizzazione di giochi basati su La Terra di Mezzo, mentre NetEase ha acquistato Quantic Dream, il celebre studio di David Cage che nel corso degli anni ha realizzato titoli come Heavy Rain, Beyond: Due Anime e Detroit: Become Human.

Ci sono insomma stati parecchi movimenti di mercato sebbene, come detto, quello più clamoroso sia ancora in forse: negli ultimi giorni Microsoft ha dichiarato di non avere problemi a portare di fronte a un giudice la sua intenzione di acquistare Activision Blizzard, in quanto convinta delle proprie ragioni; ma al contempo nutre la speranza di poter convincere la FTC senza arrivare a questo punto.

Hardware

Steam Deck
Steam Deck

Nel corso del 2022 abbiamo assistito al lancio di nuovo hardware: i rumor sul tanto chiacchierato Nintendo Switch Pro sono rimasti tali e non si è mosso nulla su tale fronte, ma lo scorso febbraio Valve ha lanciato ufficialmente Steam Deck, l'interessante handheld annunciato nel luglio del 2021, ed è stato finora un successo da oltre un milione di unità vendute.

Merito dell'hardware e del prezzo, ma anche e soprattutto di un sistema di certificazione che ha spinto svariati team di sviluppo a ottimizzare i propri giochi perché funzionino al meglio su questo interessante sistema portatile, che stando alle parole di Valve sarà senza dubbio il primo di una serie di modelli man mano più potenti e sofisticati.

Chiusure

Google Stadia, il controller ufficiale
Google Stadia, il controller ufficiale

Il 2022 è stato anche un anno di chiusure, come quella clamorosa di Google Stadia, che spegnerà i server il 18 gennaio 2023. La piattaforma streaming non è purtroppo mai riuscita a esprimere appieno il proprio potenziale; non tanto per la tecnologia utilizzata, che si è rivelata efficace, quanto piuttosto per un modello di business che mal si sposava con le promesse iniziali di un gaming istantaneo e accessibile.

Negli ultimi dodici mesi abbiamo inoltre dovuto salutare l'E3 2022, cancellato da ESA per problemi organizzativi e apparentemente destinato a tornare il prossimo anno, sebbene la lunga assenza potrebbe pesare sull'interesse attorno all'evento, e il brand videoludico di FIFA: dal prossimo anno il calcistico di Electronic Arts si chiamerà EA Sports FC.

Leak

GTA, un artwork ufficiale della piattaforma Online
GTA, un artwork ufficiale della piattaforma Online

I leak sono diventati nel corso del tempo un fenomeno consolidato nell'ambito dell'industria videoludica, ma nel 2022 si è verificata una delle fughe di materiali più clamorose di sempre, che ha avuto come vittima GTA 6, il prossimo capitolo della serie targata Rockstar Games, nonché uno dei giochi più attesi in assoluto dagli appassionati.

Qualcuno è infatti riuscito a introdursi nei server dello studio e ne ha tirato fuori qualcosa come novanta video di gameplay, tutti provenienti da versioni preliminari di Grand Theft Auto VI e dunque caratterizzati da un comparto tecnico provvisorio, distante da quella che sarà la versione finale dell'esperienza, ma capace inevitabilmente di anticipare personaggi, ambientazioni e meccaniche ancora prima del reveal ufficiale.

Giochi

Horizon Forbidden West, Aloy
Horizon Forbidden West, Aloy

Al netto dei rinvii, il 2022 è stato un anno ricco di uscite di grande qualità per quanto concerne i giochi, con Sony e Nintendo che hanno svolto un ruolo da protagoniste grazie al lancio di diverse esclusive di spessore, mentre da questo punto di vista Microsoft ha lasciato parecchio a desiderare, limitandosi a portare su Xbox Game Pass il pur validissimo Pentiment a ottobre.

Dicevamo delle esclusive: oltre all'ottima remaster di Uncharted: Raccolta L'Eredità dei Ladri, disponibile già a gennaio, hanno fatto il proprio debutto su PlayStation nel corso dei mesi Horizon Forbidden West, Gran Turismo 7, The Last of Us Parte 1 e infine God of War Ragnarok. Una sequenza devastante, che conferma ancora una volta la straordinaria capacità dei PlayStation Studios di concretizzare il proprio lavoro e portare nei negozi titoli in grado di far vendere le console.

Pokémon Scarlatto e Violetto, tanto criticati ma vendutissimi
Pokémon Scarlatto e Violetto, tanto criticati ma vendutissimi

Nintendo ha fatto anche meglio: dalle tante novità di Kirby e la Terra Perduta all'inevitabile fascino casual di Nintendo Switch Sports, dall'epico Xenoblade Chronicles 3 al grande successo di Splatoon 3, dalla brillante collaborazione con Ubisoft per Mario + Rabbids: Sparks of Hope a quella con PlatinumGames per Bayonetta 3, arrivando infine ai criticatissimi ma vendutissimi Pokémon Scarlatto e Violetto.

Dopodiché ci sono state le terze parti, che anche nel 2022 hanno contribuito in maniera fondamentale alla qualità delle esperienze con prodotti come Elden Ring, Dying Light 2: Stay Human, Ghostwire: Tokyo, Stray, Immortality, Return to Monkey Island, Overwatch 2, A Plague Tale: Requiem, Gotham Knights, Call of Duty: Modern Warfare 2, Marvel's Midnight Suns, il controverso The Callisto Protocol e la sorpresa di High on Life.

Questi dodici mesi sono stati insomma intensi e ricchi di soddisfazioni per gli appassionati di videogiochi, sebbene non tutti i produttori siano stati in grado di esprimere appieno il proprio potenziale. La buona notizia è che nel 2023 ciò dovrà per forza di cose accadere ed è dunque il caso di prepararsi, perché saremo letteralmente invasi da titoli di eccellente qualità. Siete pronti?